Gavi Docg: oggi, 15 settembre, parte la raccolta dell'uva
Il vigneto non ha sofferto in modo particolare lo stress idrico
GAVI – Più attività, più connessioni, più incontri, più visitatori per la Denominazione del Gavi. Che, con grande accelerazione, si sta affermando a livello sia nazionale sia internazionale. E più spazio, progettato in maniera funzionale e contemporanea: ecco ciò che offre la “nuova casa” del Consorzio Tutela del Gavi.
A 30 anni dalla sua fondazione nel 1993, il Consorzio Tutela del Gavi si regala una nuova sede, operativa dal 2 novembre. Situata nella centrale via Mameli al numero 173 e terminata dopo un lungo restauro interno, ospiterà le attività del Consorzio – amministrative, di promozione e di tutela – e i funzionari di Valoritalia. L’ente deputato al controllo e alla certificazione dei vini a Denominazione d’Origine.
Distribuito su tre piani più uno interrato, per un totale di 1000 mq, il nuovo quartier generale del Consorzio è stato progettato per accogliere e gestire le diverse attività che qui si svolgeranno. Accoglienza al piano terra, dove si trovano gli uffici di Valoritalia; al primo piano trovano spazio l’amministrazione e la sala del Consiglio del Consorzio. Al secondo, un’ampia sala polifunzionale dotata della più moderna strumentazione tecnica. Qui gli spazi interni e, nella bella stagione, il grande terrazzo adiacente saranno teatro di eventi, presentazioni e incontri.
Gavi Docg: oggi, 15 settembre, parte la raccolta dell'uva
Il vigneto non ha sofferto in modo particolare lo stress idrico
Il piano interrato ospita, oltre al magazzino vini, una grande sala adatta a degustazioni e masterclass. Appositamente attrezzata e modulabile fino a 50 persone, è occupata in parte da un monumentale torchio che risale all’800.
“Oltre 11 milioni di bottiglie prodotte nei primi 9 mesi dell’anno e un’agenda fittissima di appuntamenti all’estero e in Italia. Nel 2023 a Copenaghen, New York, Phoenix, Londra e, per il 2024, già programmati eventi negli Stati Uniti, in Nord Europa, in Uk, a Roma e a Milano. È fondamentale per il Consorzio operare e potersi promuovere in una sede che rispecchi il grande fermento della nostra denominazione – spiega il presidente Maurizio Montobbio – Con quasi l’85% di bottiglie vendute sui mercati internazionali e il posizionamento del Gavi come grande bianco del Piemonte, ci aspettiamo infatti un flusso sempre crescente di visitatori. E vogliamo accoglierli in un contesto che sia in sintonia e all’altezza del nostro vino e del nostro splendido territorio“.
“A tal proposito – conclude – non posso che ringraziare il sindaco di Gavi e l’Amministrazione per la disponibilità degli spazi. E la sensibilità che dimostrano nei confronti delle attività del Consorzio. Riconoscendo il valore di un comparto che è volano economico, ma anche orgoglio per tutti”.
La nuova sede sarà inaugurata ufficialmente il prossimo anno, alla presenza delle istituzioni, in occasione dell’anniversario dei 50 anni della DOC Gavi. Era il 26 giugno 1974 quando il Cortese di Gavi ottenne infatti la denominazione di origine controllata, a sancire l’identità e la qualità di un terroir inconfondibile.