“Immagini come parole”, mostra di Bruno Aller in biblioteca
La rassegna sarà inaugurata venerdì 27 ottobre
ALESSANDRIA – Venerdì 27 ottobre alle 17.30 verrà inaugurata nelle Sale storiche della Biblioteca civica “Francesca Calvo” la mostra “Bruno Aller. Immagini come parole-incisioni”. Rassegna a cura dell’Associazione Il Triangolo Nero, realizzata in collaborazione con il Comune di Alessandria, la Biblioteca civica e l’Azienda Costruire Insieme.
Proseguono dunque nelle Sale Storiche le piccole e raffinate mostre, in collaborazione con l’Associazione Culturale Il Triangolo Nero, dedicate agli artisti che fanno della grafica e dell’incisione all’acquaforte in particolare una delle loro attività portanti e assolutamente non secondarie.
L’artista romano Bruno Aller, non certo presenza nuova nella nostra città, nell’ambito della sua produzione ha molto lavorato e indagato sul rapporto tra parola e immagine. Il suo modus operandi ha come punto fermo la costruzione/decostruzione di lettere/parole ri-definendole in architetture. Che formano, attraverso un procedimento ideativo-attuativo, strutture astratte e immagini ‘altre’ che spesso hanno nel colore una non comune ed elegante forza espressiva.
Per questa mostra, insieme ad alcuni rari e mirabili fogli sciolti che spaziano dagli anni ’90 ad oggi, sono state scelte alcune sue prove. Raccolte in prestigiose cartelle editoriali, che vedono la collaborazione-connivenza di testi di poeti e critici d’arte in un lavoro che può, quasi in termini musicali, definirsi a quattro mani.
Da scoprire
Tra scrittura e labirintica grafìa artistica si pongono le grandi lastre di “Miserabilia Urbis” realizzate nel 1997. Con la vicinanza attiva dei testi poetici di Mario Bologna. Il lavoro inciso di Aller è condotto con segni dinamici ed emozionali, tessuti in partiture di addensamenti e rarefazioni, nelle quali l’occhio si perde in molteplici sfaccettature che fanno il paio con gli scritti arditi e visionari di Bologna.
Non meno importanti sono i due cicli ideati ed elaborati per le Edizioni del Salice di Locarno. Stampate e curate con l’immenso amore e competente maestria tecnica di un artista davvero fuori dal comune, quale è Manlio Monti. È del 2007/08 la raccolta di cinque acqueforti-acquetinte e un rilievo a secco, “Nitroglicerina per ermellini”. Accompagnata al testo fantasmagorico del poeta Mario Lunetta. Che, con i suoi pastiches linguistici, gioca in contrapposizione con le meditate geometrie, pervase da sequenze all’acquatinta di blu e di azzurro, ideate da Aller.
Infine una ultima raffinata quanto perfetta cartella, sempre per Il Salice di Locarno, è stata edita nel gennaio 2017. La consueta eleganza formale del lavoro di Bruno Aller, ben sostenuta dalle operazioni di stampa di Monti, vive accostandosi specularmente a frammenti poetici di Anna Achmatova, Marina Cvetaeva, Vladimir Majakoskij, Paul Celan, Dino Campana e dello stesso Aller.
La mostra, a ingresso libero, resterà aperta al pubblico fino al 12 gennaio 2024. Sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13, il martedì e giovedì anche dalle 14 alle 18.