Alessandria Calcio, Banchini: “Siamo arrabbiati, ma è colpa nostra”
Più di 450 minuti senza gol. "Non si segna? Certo, ma almeno si creano le occasioni per provarci. E la difesa ha retto bene"
ZANICA – Era l’occasione per agganciare il Novara, ancora sconfitto. Invece i Grigi riescono solo a interrompere la striscia negativa e conquistare il secondo punto della stagione. E Marco Banchini è arrabbiato, il doppio giallo a Gazoul, che non nomina mai direttamente, ha condizionato la gara.
Ed è una rabbia collettiva.
“Siamo arrabbiati. Perché ci siamo detti, in questi giorni, che si doveva, assolutamente, evitare di restare con un uomo in meno. Troppo importante giocarcela alla pari. Non lo abbiamo fatto, siamo ricaduti ancora in questo errore e la colpa è solo nostra. Peccato, dopo un primo tempo dominato, in cui abbiamo rischiato nulla e creato alcune occasioni, come quella di Mastalli dentro l’area e la conclusione di Nunzella, neppure parata. Si deve migliorare”.
Il doppio giallo a Gazoul era da evitare. “Non mi piace parlare dei singoli, il ragionamento è di squadra, sempre”. Però è anche vero, e lo conferma anche il direttore operativo Filippo Marra Cutrupi, che era in panchina anche come team manager, “il ragazzo è stato richiamato una seconda volta dall’arbitro. E anche noi gli abbiamo detto di stare molto attento. Non lo ha fatto”.
Dei due cartellini, il peggiore è proprio il primo, ma la somma ha pesato sullo sviluppo della gara.
“Nella ripresa l’obbligo era non abbassarsi troppo. Nel complesso lo abbiamo fatto. Ho cambiato qualcosa, anche con Nichetti centrale, per evitare di farci avvolgere dal loro gioco. La difesa, nel complesso, ha retto: migliorabile, ma la tenuta c’è stata, anche se Zoma è andato sempre a cercare i nostri giocatori ammoniti”.
Il problema del gol
L’ultima rete dell’Alessandria risale alla gara con il Padova. Ben 450 minuti senza mettere la palla nella rete avversaria: il nodo da sciolgiere è soprattutto questo.
“Lo dico dalla prima conferenza stampa: per segnare bisogna, anzitutto, costruire. Creare eopportunità. Oggi lo abbiamo fatto, più dell’Albinoleffe, che è formazione organizzata e con buoni interpreti. Senza rischiare, insisto, le opportunità ce le siamo costruite”.
Resta, però, il nodo della finalizzazione: Siafa ha provato anche ad andare sulle palle alte, ma con poco esito e quel tiro ciabattuato, da buona posizione, finito direttamente in fallo laterale è emblematico di quanto il giocatore sia ancora indietro. Pagliuca, ancora una volta, non ha aggiunto alcun peso.
E, paradossalmente, quando anche l’Albinoleffe è rimasto in dieci, la gara si è spenta. “Inconsciamente ci siamo rilassati, e questo non deve succedere. L’uomo in meno non deve essere un alibi: magari arrivare all’obiettivo è più difficile, ma se ci si crede e si dà tutto, l’obiettivo può essere raggiunto. Anche se devo riconoscere che l’atteggiamento della squadra è stato diverso rispetto a Mantova. Sotto questo aspetto un progresso c’è”.