Cub Sanità: “Peggiorate le condizioni di lavoro nelle Rsa”
La protesta del sindacato: "Registriamo una progressiva e generale perdita di attenzione verso gli ospiti"
ALESSANDRIA – Cub Sanità Alessandria denuncia il peggioramento delle condizioni di lavoro in numerose Rsa. A causa delle politiche di integrazione tra pubblico e privato.
“I fatti che registriamo grazie al lavoro dei nostri delegati – spiega Alessandro Morandini, segretario provinciale Cub Sanità – attestano una progressiva e generale perdita di attenzione verso gli ospiti. Che, ricordiamo, manifestano particolari bisogni di cura. I lavoratori sono obbligati a sottostare a condizioni sempre più difficili. A causa di contratti collettivi nazionali peggiorativi rispetto a quelli pubblici. E a un generale rifiuto, da parte di aziende e cooperative, di ogni relazione sindacale vera”.
“Il numero degli addetti scende – aggiunge – Le ore di lavoro effettivo aumentano e la fatica provoca un peggioramento delle prestazioni dei singoli e delle prestazioni collettive. Mentre il marketing e la pubblicità dissimulano uno stato di fatto che vede sempre più Rsa privare gli anziani dell’assistenza necessaria. Nonché di un ambiente adeguato, di personale costantemente formato e nelle condizioni psico-fisiche adatte a fornire prestazioni di per sé complesse e faticose”.
“Per questo, Cub Sanità Alessandria – sottolinea – ha già inviato esposti alle autorità competenti”.
I problemi evidenziati
“Ci sono Rsa dove due soli Oss sono chiamati a seguire oltre sessanta pazienti anziani – continua Morandini – Reparti con pazienti con disturbi cognitivi lasciati incustoditi per diverse ore del giorno e della notte. Reparti con persone che hanno disturbi psicologici senza gli infermieri che dovrebbero somministrare le terapie. Compito delegato a Oss o a personale senza qualifica ma molto meno costoso”.
“Cub Sanità sta conducendo, da sola, una lotta per il ripristino della Sanità pubblica. E per una integrazione pubblico-privato che risponda ai bisogni dei cittadini. E non alle esigenze di profitto degli operatori privati. Invitiamo tutti ad associarsi al nostro sindacato per affermare i diritti che vedono, in questo caso, lavoratori e cittadini uniti nell’interesse comune. L’interesse di un sistema sanitario estraneo agli interessi dei politici e dei burocrati. E autonomo rispetto ai meccanismi che inducono le aziende a considerare il bisogno di salute un desiderio sul quale speculare e guadagnare”.