Vespa e Monferrato: prima tappa Fubine
Come sapete, il mio blog in questa sezione de Il Piccolo è sempre stato una finestra aperta sul cuore pulsante del Monferrato e delle sue zone limitrofe. Una terra che, come un libro ricco di storie avvincenti, offre pagine dense di tradizioni, echi di epoche passate, e un mosaico di sapori e profumi ineguagliabili. Con Monfreedom, ci siamo posti un obiettivo ambizioso: svelare ogni angolo nascosto, ogni racconto sussurrato dal vento tra le vigne, ogni segreto custodito gelosamente da generazioni. E come potremmo fare ciò meglio se non attraverso un viaggio virtuale?
Da anni, realizzo viaggi in Vespa, esplorando ogni angolo del nostro bel paese. La Vespa, con il suo stile inconfondibile e la sua agilità, si sposa meravigliosamente con l’idea del turismo lento a piedi. Entrambi permettono di assaporare ogni momento, di fermarsi ad ammirare un panorama, di respirare l’aria pura delle colline e di ascoltare i suoni della natura. La Vespa, proprio come il camminare, ti permette di essere in sintonia con l’ambiente circostante, di vivere l’esperienza di viaggio in modo autentico e di scoprire luoghi nascosti al di fuori delle rotte turistiche tradizionali. Questo connubio tra turismo lento e Vespa crea un’esperienza unica: un viaggio che combina l’avventura della scoperta con la libertà di muoversi senza fretta, immergendosi completamente nella bellezza del territorio.
E oggi, cari lettori, vi porterò in questo nuovo viaggio virtuale, attraverso sentieri inesplorati e storie mai raccontate, a bordo della mia fedele Vespa. Preparatevi a immergervi in un mondo dove il passato incontra il presente, e la tradizione si fonde con l’innovazione. Dove il ronzio della Vespa si unisce al canto degli uccelli e al profumo delle vigne.
La nostra prima tappa è Fubine, partendo da Alessandria. La strada è piacevole e il paesaggio, con i suoi vigneti e le sue colline, è un vero spettacolo per gli occhi. E la cosa migliore di questo viaggio è che Fubine è facilmente raggiungibile anche da grandi città metropolitane come Torino, Milano e Genova, grazie alla sua vicinanza allo snodo autostradale dell’autostrada A21 Torino-Piacenza.
Fubine rappresenta la porta d’accesso al cuore pulsante del Monferrato. Proprio come la torre Barbican o la casa di guardia veniva eretta per proteggere e regolare l’ingresso al castello, il punto più vulnerabile, Fubine si erge come custode delle ricchezze e delle storie del Monferrato. Con il passare del tempo, proprio come le fortificazioni di un castello sono state rafforzate, Fubine ha consolidato il suo ruolo, accogliendo i visitatori e introducendoli alla magia e alla tradizione di una terra ineguagliabile.
Incastonata nel cuore del Monferrato, è un gioiello che brilla particolarmente in autunno. Durante questa stagione, le foglie si tingono di sfumature calde, creando un’atmosfera quasi magica che avvolge il borgo. Questa città, circondata da un mare di vigneti che si estendono a perdita d’occhio, è un vero e proprio invito alla scoperta. Tra questi vigneti, emergono castelli maestosi e case rurali che raccontano storie di tempi passati.
Una di queste storie, particolarmente affascinante, riguarda Michele Balestrero, un abitante di Fubine. Si narra che fosse uno dei 52 uomini a bordo della Santa Maria, l’ammiraglia di Cristoforo Colombo, durante il suo storico viaggio verso le Americhe. Questo legame con il grande navigatore testimonia l’importanza di Fubine anche in un contesto storico più ampio.
Ma Fubine non è solo storia e paesaggi mozzafiato. È anche cultura enologica e patrimonio. La città è famosa per i suoi “infernot”, cantine sotterranee scavate nella Pietra da Cantoni, riconosciute come patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Queste strutture, uniche nel loro genere, sono state create per conservare le migliori bottiglie di vino in un microclima ideale, garantito dalla loro temperatura e umidità costanti. E parlando di vino, Fubine è particolarmente rinomata per le sue varietà di Barbera e Grignolino, espressioni autentiche del territorio.
Infine, la storia di Fubine si intreccia con quella dell’emigrazione. Molti dei suoi abitanti, nel corso degli anni, hanno cercato fortuna oltreoceano, in particolare negli Stati Uniti. Tuttavia, non hanno mai dimenticato le loro radici. Pietro Robotti e la famiglia Maioglio sono esempi lampanti di questo legame indissolubile: entrambi hanno portato con sé, nella Grande Mela, il sapore e la tradizione di Fubine, fondando ristoranti di successo che celebrano la cucina piemontese.
Dopo questa prima tappa, sono pronto per continuare il mio viaggio. Nei prossimi giorni, visiteremo Vignale Monferrato, Olivola, Camino, Grazzano Badoglio e Cella Monte. Ma per ora, mi fermo qui, a Fubine, a godermi un bicchiere di Barbera e a riflettere sulle storie e le tradizioni di questa terra meravigliosa.
Alla prossima tappa, cari lettori! E ricordate, la strada è lunga, ma la Vespa è pronta!
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