Casale: Musei Ebraici accessibili a tutti
CASALE - Oltre a essere già quasi totalmente accessibili a chi ha difficoltà motorie, ora i musei del complesso ebraico di…
CASALE – I drammatici avvenimenti che si stanno succedendo in Israele in questi ultimi giorni non fermano l’attività al Complesso Ebraico di Casale Monferrato che rimarrà aperto e continuerà nel proporre i valori della cultura ebraica, come segno di «determinazione verso chi vorrebbe imporre il terrore». Confermata quindi l’inaugurazione il 12 ottobre dei nuovi percorsi museali per i disabili e il calendario di aperture al pubblico da domenica 15 ottobre. La straordinaria mostra di Kadishman sarà inoltre prorogata fino al 29 ottobre.
Casale: Musei Ebraici accessibili a tutti
CASALE - Oltre a essere già quasi totalmente accessibili a chi ha difficoltà motorie, ora i musei del complesso ebraico di…
Così dichiara Elio Carmi, presidente della Comunità Ebraica di Casale.
«Mai come oggi vorremmo che si concretizzasse immediatamente il nostro saluto tradizionale: Shalom. Non sarà così. Non per volontà di Israele. Non per chi ama la libertà e la democrazia. Non per nostra causa. È assolutamente esecrabile la modalità con cui il terrorismo agisce, colpendo civili, bambini, anziani: un mondo di persone indifese che non ha scelto di dedicarsi alla guerra, ma solo alla convivenza e alla pace. In questa logica è fondamentale condannare non solo il terrorismo nella fase attuale, ma tutti coloro che precedentemente hanno lasciato spazio di crescita a una realtà che è diventata un palese pericolo, non solo per Israele, ma per tutto il Mediterraneo e che, se viene associata ad Iran a all’espansionismo russo, diventa un tassello di una strategia, in cui tutti siamo coinvolti. Viviamo in un periodo inimmaginabile fino a poco tempo fa, in cui vengono messi in discussione tutti i valori che abbiamo dato per acquisiti e consolidati nelle nostre democrazie occidentali. Già il conflitto ucraino, che è da interpretare come correlato a quanto sta succedendo in Israele ora, ci ha confermato che ogni fenomeno locale è anche globale, connesso in un mondo in rapido cambiamento, dove viene messo alla prova tutto ciò che l’Occidente ha ritenuto necessario e utile fino ad oggi per il suo sviluppo. I modelli di sviluppo devono invece trasformarsi e prediligere una maggiore condivisione e sostenibilità, che unisca le società contemporanee nel rispetto delle singolarità e unicità di ciascuno».
Prosegue Carmi: «Noi come ebrei, che si sia in Israele o in una piccola comunità, ci sentiamo nell’occhio di questo ciclone. Abbiamo visto solo ieri in Egitto, come l’attuale violenza possa dilagare. A Casale siamo sempre stati persone pubbliche, esposte, che non hanno mai negato la propria identità. Oggi vogliamo che sia rispettata questa dimensione di appartenenza senza subire il ricatto di chi seminando il terrore vorrebbe rinchiuderci in casa. Anche per questo la Comunità Ebraica di Casale continuerà le sue attività religiose, e continuerà ad essere aperta al pubblico, con i suoi tradizionali eventi culturali, accogliendo chi come noi, ritiene che i valori dell’Occidente siano l’espressione proprio di una molteplicità di identità. Concetti e ideali fondamentali per il dialogo, la convivenza e quella ricerca della pace a cui deve tendere l’umanità».