Fiera degli animali a Casale. Le Guardie Zoofile individuano irregolarità
Il resoconto di Gepa. Oggi è stato richiesto l'intervento della Guardia di Finanza
CASALE – Animali in vendita nonostante il divieto, e non solo. È quanto denuncia Morena Botta, Comandante Regionale delle Guardie Zoofile Gepa a proposito di ‘Esotika Pet Show‘, evento di due giorni (ieri e oggi) con gli animali protagonisti al Palafiere di Casale.
«In data odierna abbiamo svolto servizio presso l’evento – si legge in una nota – abbiamo riscontrato che nonostante viga il divieto di vendita, ribadito anche nel regolamento dell’evento pubblicato sul sito Internet, di cani e gatti privi di pedigree insieme ai furetti, gli animali venivano venduti tranquillamente, il tutto è stato confermato anche dall’organizzatore e dal veterinario, gli stand erano composti da privati, allevatori e da negozianti dove abbiamo riscontrato alcuni animali (come i conigli) quasi tutti sprovvisti di vaccinazioni».
L’intervento delle Fiamme Gialle
Proseguono le Guardie Zoofile: «Nell’accertamento è emerso che alcuni negozianti hanno venduto cani anche a 1.000,00 euro senza pedigree, abbiamo inoltre spiegato loro e all’organizzatore che tali animali non possono essere venduti come tali poiché il DLGS 159/92 all’art 5 prevede quanto segue: “È consentita la commercializzazione di animali di razza di origine nazionale e comunitaria, nonché’ dello sperma, degli ovuli e degli embrioni dei medesimi, esclusivamente con riferimento a soggetti iscritti ai libri genealogici o registri anagrafici, di cui al precedente art. 1, comma 1, lettere a) e b), e che risultino accompagnati da apposita certificazione genealogica, rilasciata dall’associazione degli allevatori che detiene il relativo libro genealogico o il registro anagrafico.” Per questo motivo abbiamo richiesto l’intervento della Guardia di Finanza con i quali abbiamo provveduto ad identificare i soggetti interessati; verranno fatte ulteriori verifiche su quanto accaduto».
«Assenza di vigilanza»
«Purtroppo abbiamo dovuto richiamare più volte alcuni detentori di animali di mettere a disposizione acqua ad alcuni animali in quanto sprovvisti, oltre al fatto che nonostante ci fossero dei cartelli che indicavano il divieto di toccare gli animali purtroppo questi venivano puntualmente disattesi, poiché non vi era personale che vigilava su tali divieti. Quello che ci lascia basiti è che si sia organizzato un evento del genere senza aver verificato eventualmente la documentazione degli animali esposti, perché da quello che ci è stato riferito nessun ente ha richiesto documentazione agli espositori. Riteniamo che per questi eventi debbano essere istituite delle commissioni di controllo che verifichino la regolarità della detenzione e tutelino il benessere degli animali».