Casale: Musei Ebraici accessibili a tutti
Il complesso diventa visitabile anche per i diversi tipi di disabilità
CASALE – Oltre a essere già quasi totalmente accessibili a chi ha difficoltà motorie, ora i musei del complesso ebraico di Casale Monferrato lo diventano anche per le persone con cecità e ipovisione, sordità e con necessità comunicative complesse. Tutto ciò grazie a un progetto all’avanguardia che ha permesso di abbattere la maggior parte delle barriere, cognitive e sensoriali in modo che la bellezza delle opere esposte possa arrivare a tutti. Un impegno connesso alla stessa identità del Complesso Ebraico di Casale Monferrato da sempre aperto e inclusivo, dove un’identità secolare si unisce alla sua capacità di innovare.
Il progetto verrà presentato giovedì 12 ottobre in vicolo Salomone Olper dalla Fondazione Casale Ebraica, in una giornata divisa in due parti distinte. La prima alle ore 11.30, specificatamente dedicata agli utenti finali dei nuovi percorsi. La seconda alle ore 16.30 vede la presentazione ufficiale aperta a tutto il pubblico, alla presenza delle autorità, tra cui anche Noemi Di Segni, presidente Unione Comunità Ebraiche Italiane (UCEI).
I partner del progetto
L’importanza del progetto si intuisce già dalla sua genesi e dai partner coinvolti: ideato dalla Fondazione Casale Ebraica e promosso dalla Direzione Generale Musei, è stato incluso nel PNRR e finanziato dalla Commissione Europea con fondi Next Generation EU. La sua realizzazione è stata affidata a Heritage, azienda di Torino specializzata nella progettazione, nella produzione, nello sviluppo e nella comunicazione di contenuti e rappresentazioni culturali con tecnologie digitali, insieme a Tactile Vision, un’impresa sociale che lavora a favore delle persone con disabilità sensoriali, secondo i principi dell’Universal Design, con progetti di eccellenza in molti tra i più prestigiosi musei italiani. Terzo partner tecnico è Cityfriend, startup innovativa a vocazione sociale nata per rendere l’esperienza turistica più facile e ricca di bellezza anche per le persone con esigenze speciali. Sono partner del progetto importanti e qualificate realtà del settore, tra cui l’Istituto dei Sordi di Torino, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti del Piemonte e Anffas – Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo. Il progetto è inoltre svolto in collaborazione con l’UCEI.
Il progetto coinvolge tutti gli aspetti della comunicazione del museo con il suo pubblico, a cominciare già dal sito web di Casale Ebraica (www.casalebraica.org) che si presenterà rinnovato nella grafica e completamente accessibile, con sezioni speciali dedicate alle persone con disabilità e un nuovo sistema di prenotazione online delle visite. Fondamentale per la visita anche la nuova applicazione mobile “Casale Ebraica”, che i visitatori possono scaricare gratuitamente sui propri smartphone. L’App offre una serie di percorsi di visita differenziati per tipologie di utenti, in un dialogo sia fisico che digitale con gli spazi museali: un percorso è destinato alle persone con cecità e ipovisione, con una serie di pannelli multisensoriali visivo-tattili e opere touch dislocati negli spazi di visita, un altro percorso è dedicato a persone con sordità, con videoguide in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e International Sign (IS) destinate al pubblico degli utenti segnanti. Infine sono state realizzate una guida in linguaggio facilitato Easy To Read e una brochure con simboli CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) pensata per persone con necessità comunicative complesse.
I termini ebraici tradotti in ‘Lis’
Rendere accessibile il museo alle persone non udenti ha reso necessario avviare un ulteriore “progetto nel progetto”, che vedrà la realizzazione di un inedito glossario di 50 termini ebraici in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e International Sign (IS), per il quale sono stati anche codificati appositamente lemmi attivando collaborazioni internazionali. Il glossario, che integrerà le descrizioni testuali dei termini in italiano e inglese a quelle registrate in video in Lingua dei Segni, è pensato per favorire la conoscenza della storia e della cultura ebraiche al pubblico con sordità e segnante d’Italia e del mondo. Per questo motivo è destinato a diventare un importante strumento anche per molte altre realtà simili a quella casalese.
Un ulteriore segno di come l’importanza della giornata del 12 ottobre vada ben oltre l’iniziativa locale. Lo spiega Claudia De Benedetti, direttore del Museo di Arte e Storia Ebraica di Casale Monferrato: «L’alto livello delle partnership, le tecnologie impiegate, il fatto stesso che siano coinvolti nello sviluppo gli utenti finali renderà la nostra presentazione un momento di sensibilizzazione sulla necessità di una cultura dell’accessibilità universale. Inoltre, step sviluppati per questo progetto, come aver codificato un glossario LIS, confermano come il nostro polo museale abbia un’offerta di servizi a livello dei grandi musei Europeo, con strumenti e competenze che ci permettono di essere anche interlocutori privilegiati con in Israele e USA. Ad esempio, lo sviluppo dell’app in inglese ci permette di svolgere continuativamente visite con un pubblico internazionale che non a caso comincia a essere una quota importante dei nostri visitatori».