Alessandria Calcio, lo striscione che non piace a qualcuno resta al suo posto
Nella curva Cisa, a Mantova, i quasi 70 tifosi hanno esposto due 'pezze' di contestazione: al Gos è arrivata una chiamata per rimuoverne una
MANTOVA – Non bastano le sei sconfitte di fila e una situazione di cui parla tutta Italia. All’Alessandria, ai suoi tifosi, succede anche che si chieda di rimuovere uno striscione non ‘gradito’.
E’ accaduto ieri sera a Mantova, per alcune pezze esposte, oltre a quelle ufficiali dei club e dei gruppi, che avrebbero ‘urtato’ la sensibilità di qualcuno. Peraltro le stesse pezze erano già comparse più volte al Moccagatta.
Così durante una gara in cui i virgiliani hanno giocato come il gatto con il tipo senza dover strafare, perché è bastata la normalità per vincere, uno steward si è avvicinato ai sostenitori per invitarli a rimuovere uno dei teli di contestazione all’attuale proprietà, a chi ne fa parte e ricopre incarichi, e a chi ha permesso che sbarcassero al Moccagatta, indirizzando il club verso un futuro ‘buio’.
L’addetto ha spiegato che la richiesta era del Gos, “contattato, crediamo, da chi era in tribuna, non di parte mantovana, che evidentemente ha ritenuto offensivo il contenuto – così il direttivo dei Supporters 1999 – e si è sentito in dovere di far intervenire il servizio d’ordine“.
Lo striscione ‘incriminato’ , però, è rimasto al suo posto per tutta la gara, ed è stato ritirato per ultimo dopo il triplice fischio. “Un colpo basso, che non è andato, però, a segno”.
Per la cronaca, in tribuna c’erano Enea Benedetto, Rinaldo Zerbo, Umberto Quistelli e una quarta persona, che potrebbe essere uno dei professionisti che affiancano il presidente.