Sollievo sull’A26: i ritardi peggiori saranno rimborsati
Provvedimento chiesto a gran voce dai pendolari
Tornano a farsi sentire gli effetti di restringimenti e code
OVADA – C’è chi l’ha già definita la svolta dei pedaggi. Sarà la sperimentazione iniziata da ieri a definire se positiva o altro in un contesto in cui la viabilità tra basso Piemonte e Liguria rimane molto complicata. Sulla tratta Genova Prà-Masone-Ovada dell’A26, che territorialmente presenta particolari complessità orografiche e infrastrutturali, oltre a volumi di traffico caratterizzati da una forte componente pendolare, finalmente arriva il cashback rinforzato con pedaggi rimborsati fino al 100% per i veicoli di categoria A e B se i transiti saranno in ritardo”. Lo ha dichiarato il consigliere della Lega in Regione Liguria e presidente della III commissione Attività produttive, Alessio Piana.
Sopralluogo al cantiere della galleria Olimpia sull’A26
“A seguito – ha aggiunto il consigliere leghista – di vari incontri con i responsabili di Autostrade per l’Italia e dell’ordine del giorno della Lega approvato dal consiglio regionale, siamo riusciti ad avviare sperimentalmente il rimborso del 100% per tutti i transiti che hanno come origine o destinazione Ovada o Masone se saranno registrati più di 10 minuti di ritardo per almeno tre transiti al mese e il rimborso del 75% per i primi due transiti al mese sulla stessa tratta, sempre se saranno registrati più di 10 minuti di ritardo (se saranno oltre 15 minuti entro 29 chilometri il rimborso salirà al 100% e se saranno oltre 30 minuti per 30-49 chilometri il rimborso sarà comunque del 100%)”.
A26, da luglio due corsie libere da Ovada verso Genova
Da tempo chi usa l’A26 con regolarità chiede un sostegno, tra le misure fortemente caldeggiate l’esenzione da un pedaggio che spesso assume le sembianze di una beffa dopo viaggi lunghi in coda e zigzag tra le limitazioni. “La sperimentazione – ha concluso Piana – parte da oggi. La svolta sui pedaggi autostradali in A26 è stata presentata ai sindaci della Valle Stura dai responsabili di Aspi e dal viceministro del Mit Edoardo Rixi, che ringrazio per il proficuo lavoro. Si tratta di un ottimo risultato e di un segnale importante per il territorio che è stato raggiunto nell’interesse dei residenti, studenti, lavoratori, pendolari, imprese ed Enti locali che da anni subiscono forti disagi e non potevano più sopportare la beffa di continuare a pagare per un servizio inaccettabile”.