Ovada – Alessandria, i pendolari alzano la voce
Linea nord chiusa dal 2012
"Non sia un tratta di serie b"
OVADA – «Temiamo che fra le istituzioni locali la Ovada-Alessandria sia oramai considerata una causa persa». Hanno fatto male le immagini, circolate sui social qualche settimana fa con la riattivazione di altre linee del Piemonte disattiva, come quella che parte dalla nostra città, nel 2012. Ed in Provincia di Alessandria, per fare un esempio c’è la Casale-Mortara. E così i pendolari che ogni giorno sono costretti a salite sul bus per raggiungere Alessandria hanno deciso di prendere carta e penna (idealmente). Destinatari della Pec inviata qualche giorno fa sono oltre 30 comuni del territorio in qualche modo legati alla “linea nord”.
“Linea Alessandria-Ovada? Riattivazione da valutare”
Scure inesorabile
«Sappiamo che la Acqui-Ovada-Genova ha un ruolo determinante e lo condividiamo – si legge – Cosa hanno fatto e stanno facendo i sindaci per impegnare chi decide ad azioni concrete che riportino i treni per i passeggeri sulla nostra tratta?». La speranza è che quest’affondo produca una reazione. «L’attivismo recente della Regione sul fronte del trasporto pubblico – spiega il Marco Martini, storico portavoce del comitato – ci fa interrogare sul perché noi continuiamo a restare esclusi da tali ragionamenti».
Nel 2012, solo qualche settimana prima dell’improvvisa disattivazione si parlava dell’insufficienza dei collegamenti riservati al mattino ai pendolari abituali: lavoratori e studenti. La proposta avanza allora dai sindaci con la campagna “In treno è meglio” prevedeva di mantenere almeno i collegamenti di andata e ritorno nelle fasce più frequentate. La scure calò per decisione della Giunta regionale all’epoca guidata dal Leghista Roberto Cota.
Da quel giorno tante ipotesi e prospettive senza un avvenimento concreto. Della questione si è occupata anche Legambiente, associazione di volontariato che ha avviato la campagna “Futuro sospeso” proprio per evidenziare la necessità di dare maggiore peso al trasporto pubblico locale e di investire in questo senso. Idee condivise da chi viaggia ogni giorno e spesso ha fatto i conti con disagi e disservizi.
Legambiente, manifestazione per riaprire l’Ovada – Alessandria
Botta e risposta
«Sul fronte scuola – rincara la dose la lettera – e davanti al forte rilancio dell’Upo di Alessandria, ai ragazzi sono precluse tante opportunità di viaggiare con tempi e mezzi degni del 2023: il numero di studenti della linea è crollato da quando i treni sono stati sospesi. Quanto alla salute, ai cittadini, anche anziani, le specialità dell’ospedale di Alessandria e di altri territori sono fruibili solo con l’auto, limitando l’accesso ai servizi base a una fetta di popolazione. Infine, la nostra linea è attiva e in costante manutenzione ma solo per i convogli merci: contano più quelli delle persone».