Alessandria Calcio, Abonante: “Possiamo revocare la concessione dello stadio”
"Non tollerabili condotte violente all'interno di un bene della comunità"
ALESSANDRIA – Preccupazione, ancora la richiesta di convocare l‘assemblea dei soci. E, questo volta, da Giorgio Abonante e dall’assessora allo sport Vittoria Oneto, un provvedimento chiaro, “la revoca della concessione dello stadio“.
Anche l’amministrazione comunale alza la voce contro il teatrino a cui, da quattro mesi, si sta assistendo, vittima predestinata l’Alessandria Calcio
“Le ultime notizie sulla gestione societaria ci preoccupano molto. Non competono a noi giudizi e valutazioni sugli aspetti sportivi – sottolineano Abonante e Oneto – mentre è nostro dovere controllare il soggetto giuridico che ha in concessione l’uso dello stadio Moccagatta, che è di proprietà del Comune e di tutta la comunità alessandrina”.
Soggetto che si sta rendendo protagonista di una gestione molto discutibile. “Dobbiamo ricordare che il concessionario di un bene pubblico deve essere in regola con tutti i pagamenti (e in questo senso ci sarebbero pendenze con i gestori delle utenze, ndr) e deve far rispettare le normali e civili regole di convivenza nella cura e gestione quotidiana dell’immobile”.
Abonante rincara la dose dopo gli episodi della scorsa settimana e di quelle precedenti, in cui alcuni soggetti hanno subito minacce. “In particolare, non è in nessun modo tollerabile che il nostro Moccagatta diventi teatro di condotte violente, da chiunque siano messe in atto”.
Il sindaco e l’assessora ribadiscono una richiesta fatta da settimane, senza alcun esito. “Per l’ennesima volta si chiede che si svolga l’assemblea soci, che si approvi il bilancio e si chiarisca quali sono le risorse in campo e da chi arrivano. Inoltre, che si tracci un preciso piano dei pagamenti per onorare i debiti e la spesa corrente“.
Se ciò non dovese avvenire, come è successo fino ad ora, “si valuterà, nei tempi, nelle forme e nei modi previsti dalla legge, e in accordo con la Direzione comunale competente, l’ipotesi di revoca della concessione della struttura”.