Ospedali piemontesi, mappatura patrimoni storici: convegno il 29
"L’obiettivo della giornata è riflettere sul valore dei nosocomi quali luoghi identitari per le comunità"
L'evento all'Aso Al inizierà alle 10 del mattino
ALESSANDRIA – Sarà presentata il 29 settembre, nel Salone di Rappresentanza dell’Azienda ospedaliera di Alessandria, la prima mappatura dei patrimoni storici degli ospedali piemontesi. Ciò avverrà all’interno del convegno “Comunità e identità: l’evoluzione dell’Ospedale tra passato, presente e futuro”. Che è stato organizzato dal Centro documentazione storia dell’assistenza e della Sanità piemontese.
L’obiettivo della giornata, che avrà inizio alle 10, è riflettere sul valore degli ospedali quali luoghi identitari per le comunità. Questo, grazie alla rilettura dei patrimoni artistici, architettonici e documentali, spesso di grande valore, di cui sono proprietarie le aziende sanitarie del Piemonte. “Si tratta – spiegano dall’Aso Al – di un patrimonio storico meritevole di essere reso accessibile alla comunità. Nell’ottica di un rinnovato rapporto di fiducia con il sistema sanitario regionale. Ecco il perché di un e-book dedicato, facilmente scaricabile e consultabile dal sito dell’Ospedale di Alessandria”.
“Conoscere il passato”
“La conoscenza del passato rappresenta un importante mezzo per favorire il coinvolgimento della cittadinanza. E sensibilizzarla sulle attuali attività sanitarie e di cura, rafforzando il legame con i benefattori”. Le relazioni degli esperti saranno mirate a evidenziare il filo conduttore che lega il patrimonio storico all’ospedale contemporaneo nella prospettiva di una visione futura orientata al paziente e alla comunità.
L’evento sarà strutturato in cinque sezioni. Dopo la presentazione del censimento da parte di Paola Cosola, archivista del Centro documentazione-Biblioteca biomedica dell’Ospedale di Alessandria, si parlerà di “Ospedali storici, risorse e patrimonio per la comunità” insieme a Paolo Galimberti della Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
Con loro anche Daniela Caffaratto, ispettore onorario della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta, e Sara Abram, Segretaria generale della Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” di Torino. A moderare Elena Franco, architetto e fotografa del Centro studi cura e comunità per le Medical humanities.
Seconda sessione
“L’ospedale tra presente e futuro, una città nella città” sarà invece il titolo della seconda sessione. Che sarà moderata da Federico Goria del Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze politiche, economiche e sociali dell’Upo. Previsti gli interventi di Giovanna Perino, dirigente dell’Area salute e sviluppo del Sistema sanitario di Ires Piemonte, e Francesco Novelli del Dipartimento di Architettura e Design (Dad) del Politecnico di Torino.
La mattinata si concluderà poi con la presentazione delle buone pratiche del Piemonte rappresentate dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Città di Novara con Alberto Scanferla. Insieme a lui l’Ordine Mauriziano di Torino con la direttrice dell’Archivio storico Cristina Scalon, l’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo con la responsabile della Struttura patrimonio e attività amministrative trasversali Rita Aimale e l’Asl Città di Torino con il direttore della Struttura tecnico area territoriale Carlo Sala.
L’evento si concluderà nel pomeriggio con Stefano Benedetto, direttore dell’Archivio di Stato di Torino e Soprintendente ad interim della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta.
“La giornata, coordinata dal Dairi Regionale diretto da Antonio Maconi a cui afferisce il Centro di documentazione storia della assistenza e della sanità piemontese, rappresenta l’occasione per presentare la prima attività di mappatura dei patrimoni delle Asr. Ma anche per rafforzare le sinergie utili allo sviluppo di reti funzionali alla realizzazione di progetti di valorizzazione di tali patrimoni”.