Alessandria Calcio, Quistelli sospeso
Per Benedetto "è un pericolo sociale, chiesto di dimettersi". Ma il ds contrattacca: "Ricostruzione falsa, frasi diffamatorie. Presenterò denuncia"
ALESSANDRIA – “Umberto Quistelli è stato sospeso, in via cautelativa, dal ruolo di direttore sportivo dell’Alessandria”.
Due ore dopo un fatto che macchia la storia, il blasone, l’onore di una società fra le più amate e di una intera città, arriva la nota a firma di Enea Benedetto, che sposta sul ds la colpa di un episodio increscioso accaduto in sede, in cui lo stesso Quistelli ha avuto la peggio, ancora in pronto soccorso, con sospetta frattura dello zigomo.
“Visti gli atteggiamenti aggressivi e intimidatori di Quistelli, e le molteplici segnalazioni di tale condotta non conforme alla mansione ricoperta dallo stesso e la situazione di pericolo sociale, davanti a testimoni – scrive Benedetto – gli ho chiesto di rassegnare le dimissioni. Non essendo pervenute, siamo stati costretti a sospenderlo in via cautelativa“. Chi è stato costretto, Benedetto e i testimoni? Perché Pedretti pare proprio non essere stato coinvolto.
E i due pugni che hanno raggiunto il ds allo stomaco e al volto? “Gli eventuali screzi tra Quistelli e Stojkovic non sono da ricondursi all’Alessandria Calcio“.
Quistelli al contrattacco
Dal Pronto Soccorso, dove è ancora per completare gli accertamenti, arriva la versione diretta, e molto dettagliata. di Quistelli. “Questa nota è completamente falsa. Questa mattina ero in sede e sono stato convocato dal presidente nel suo ufficio. Con lui Michel Stojkovic e un procuratore. Benedetto mi ha intimato di rassegnare le dimissioni, gli ho risposto che poteva esonerarmi o si poteva definire la rescissione e sono uscito dalla stanza”.
“Quando mi sono voltato, Stojkovic mi ha sferrato un pugno alla bocca dello stomaco e uno in volto. Sono stato io a chiamare i Carabinieri e chiedere il loro intervento, temendo il peggio”.
“Mi tutelerò, frasi infamanti”
Molto pesanti , però, le accuse del presidente nei confronti del ds. “Già due giorni fa – aggiunge Quistelli – mi aveva chiesto di lasciare la casa, per darla al club manager, ma io ho una scrittura privata. Mi confronterò con i miei legali: respingo ogni parola della nota della società, non mi risultano segnalazioni nei miei confronti e essere definito un ‘pericolo sociale’ è infamante. Mi tutelerò“.
Il presidente le ha sollecitato le dimissioni per far posto ad altre figure portate dal socio francese? “Assolutamente no. Mi è stato intimato di dimettermi”