Alessandria Calcio, rebus attacco
Senza Pagliuca, Fiorin ha scelte obbligate per domani con il Padova (ore 18.30). "La squadra ha lavorato bene. Grande responsabilità verso tifosi, città e società"
ALESSANDRIA – Il problema, per Fulvio Fiorin e per l’Alessandria, prima ancora del Padova, che arriva domani (18.30) al Moccagatta, è l’attacco: un rebus, con scelte obbligate, perché Pagliuca è fuori per due settimane – “la risonanza ha escluso lesioni ai legamenti, ma è il ginocchio operato e serve precauzione” – e Volpe ha, indicazione del tecnico, “40 minuti. Un tempo può farlo“.
Non svela chi partirà titolare, “al di là degli interpreti, dovrà essere il modo in cui giocheremo a sorprendere gli avversari“, ma, anche se Volpe “sta crescendo. Certo la sua struttura fisica richiede tempi diversi”, difficilmente giocherà dal 1′. E, quindi, in un tridente che non darà punti di riferimento ai biancoscudati di Torrente, al centro ci sarà, quasi sicuramente, Gazoul.
Testa leggera
Fiorin insiste sull’atteggiamento, sulla mentalità, sulla voglia. Anche sulla “grande responsabilità che noi abbiamo, tutti, nei confronti della città, della tifoseria che ci darà una grossa mano, della società”.
Però, per una squadra che avrebbe bisogno di tranquillità (come ha chiesto Luca Liverani nell’intervista sul Piccolo in edicola), di leggerezza, di spostare la testa solo sul campo, la settimana non è stata, ancora una volta, ideale. “I ragazzi, però, si sono impegnati tanto. Tutti. Non è una frase di rito, è la mia convinzione: questo è un bel gruppo. Negli ultimi due allenamenti li ho visti molto bene”.
Guarda caso quelli dopo il giovedì molto movimentato, preceduto da tensioni già nel dopogara a Verona.
E viene da pensare che la testa, per qualcuno, sarà un po’ pesante, anche per le domande sul futuro.
Identità Padova
L’avversario? “Costruito, bene, per provare a vincere il girone o, comunque, lottare per inserirsi in alto. Il Padova ha una identità ben precisa, che si vede nellì’interpretazione delle gare”.
Torna ancora sulla partita di Verona, il tecnico dei Grigi. “L’analisi dettagliata conferma che la squadra ha costruito e ha creato occasioni, in alcuni tratti più dell’avversario. Nel finale, chiaro, ci è un po’ mancata la brillantezza, e la lucidità, ma questo è un limite quando si hanno giocatori che sono arrivati negli ultimi giorni e vanno portati nella migliore condizione“.
Molti non hanno i 90′ e questo condiziona la scelte, a maggior ragione in una partita che apre un trittio ravvicinato, altre due in otto giorni e con rotazioni ridotte. Anche se, in difesa, Giubilato sarà convocato, soluzione in più, mentre Gega è sempre ai box, di fatto da quando è arrivato.
E Parrinello, che è in gruppo, non può far parte dei giocatori per domani “perché manca il transfer, arrivando da federazione straniera”.
Manneh una scelta in più sulla fascia? “Sarà fra i disponibili, e fisicamente sta meglio. Però serve ancora di più da un elemento con le sue caratteristiche“.
Oggi il tecnico seguirà il debutto della Primavera2 con il Renate. “Con Guaraldo c’è un dialogo continuo. E’ fondamentale la sinergia prima squadra – settore giovanile, perché è solo così che si crea identità. Anzi, oggi ho chiesto di confrontarmi con i responsabili del vivaio”.