In ritardo i primi treni della Casale-Mortara, ma per i giudizi è presto
CASALE - È una consuetudine consolidata da generazioni. Il primo giorno di scuola i professori non interrogano. Quindi non si…
CASALE – Lunedì 11 settembre il primo treno ha percorso dopo 10 anni la tratta Casale – Mortara. Sulla riapertura della linea si è espresso il Pd di Casale che si dice «soddisfatto che, finalmente, il lungo e travagliato iter della riattivazione e della riapertura di questa linea ferroviaria sia giunto ad un primo positivo traguardo. Dopo 12 anni dalla decisione della Giunta regionale Cota di sospendere ben 17 linee ferroviarie».
Ma specificano subito i dem: «Diciamo “primo traguardo” e non “definitiva soluzione”, perché la mancanza di treni sulla linea il sabato e la domenica, limita la fruibilità da parte degli studenti pendolari (che costituiscono per questo tratto la clientela più significativa) e del turismo da Milano ed hinterland (che nel weekend, invece, potrebbe senza dubbio costituire un flusso assai interessante).
Quindi, nessun mal riposto trionfalismo, ma invece la consapevolezza che la battaglia per la migliore fruibilità del trasporto su ferro sarà ancora lunga.
In ritardo i primi treni della Casale-Mortara, ma per i giudizi è presto
CASALE - È una consuetudine consolidata da generazioni. Il primo giorno di scuola i professori non interrogano. Quindi non si…
Il trasporto pubblico locale, che rientra nella libertà di circolazione tutelata dalla Costituzione, ha subito infatti in Piemonte nel corso degli anni una penalizzazione ingiustificata, motivata da costi coperti solo in parte dai biglietti, ma mai chiaramente verificati, e soprattutto con decisioni assunte, sovente non correlate ad un chiaro profilo di sostenibilità ambientale e strategia economica».
E specificano: «Presenziare al primo viaggio ha significato, pertanto, rispettare tutti coloro che si sono finora caparbiamente e onestamente impegnati nella riattivazione della linea Casale-Mortara, e hanno finalmente recupereranno il diritto alla mobilità per ragioni di studio o di lavoro, ma anche per tenere alta la guardia in vista dei prossimi, impegnativi, passaggi.
Dunque il “primo” passo è stato portato a compimento: ora si tratta di non perdere altro tempo prezioso e scongiurare future chiusure o ridimensionamenti alla linea appena riattivata, e favorire altresì la riapertura di ulteriori tratte che concorrano a liberare Casale ed il Monferrato dall’isolamento che patiamo in ambito “trasporti pubblici”. Pensiamo, per esempio, alla Casale – Vercelli e alla Casale – Asti.
Ciascuno di noi, in ambito lavorativo, familiare, turistico, sociale, economico, sa quanto vale e sia prezioso un sistema di trasporti pubblici funzionanti, ben organizzati, integrato, sensibile alle esigenze della Cittadinanza e delle Attività produttive.
Non mancano intorno a noi esempi virtuosi da imitare, casi di “isolamento ferroviario“ felicemente risolti, aree ed economie locali che sono rinate grazie al significativo miglioramento delle reti di comunicazioni».
Concludono: «Il Partito Democratico, dunque, raccogliendo anche le istanze della società civile, da sempre attiva e protagonista sull’argomento attraverso i Comitati, le Scuole, si impegnerà strenuamente non solo per superare le criticità già evidenti e a valorizzare la tratta appena riattivata, ma anche per ottenere un sistema di trasporto integrato che raggiunga i Comuni del Monferrato. E, allargando lo sguardo, per sostenere le iniziative volte al ripristino delle tratte Casale – Vercelli e Casale – Asti, per favorire una indispensabile integrazione del nostro Territorio nel più complessivo sistema di comunicazioni regionale, interregionale e verso l’estero.
Da parte nostra, in modo aperto e costruttivo, ci faremo quindi sin da subito protagonisti dell’attivazione concreta di tavoli di progettazione, richiedendo l’impegno reale da parte delle Istituzioni locali e regionali, il confronto con le Associazioni e le Istituzioni che si occupano di mobilità sostenibile, con i rappresentanti dei pendolari, con l’Università del Piemonte Orientale, con i sindacati, con le Aziende di trasporti.
Noi faremo la nostra parte, senza tentennamenti e ritardi, anche perché è banale ricordare che la mobilità ferroviaria contribuisce alla riduzione del traffico stradale, all’abbattimento delle emissioni di gas e polveri sottili, all’incremento del turismo e dell’occupazione. E richiede investimenti a lungo termine e una pianificazione oculata e consapevole, per essere veramente efficace.
Non vogliamo che accada come per la tratta tra Casale e Mortara per la quale, nell’anno appena trascorso tra l’annuncio solenne di riapertura e la riapertura stessa, nulla è stato concretamente fatto per incentivarne la fruizione e favorirne un’indispensabile funzione economica e sociale per le nostre Comunità».