Se rompere il finestrino di un’auto significa salvare una vita
Il gesto eroico di due carabinieri di Ottiglio: protagonista una donna colta da shock anafilattico mentre era alla guida
ROSIGNANO – Sabato scorso una donna di 62 anni, dopo la puntura di un insetto, è stata colta da uno shock anafilattico mentre era alla guida. Il fato l’ha messa di fronte al Comandante della stazione dei Carabinieri di Ottiglio, Maresciallo Davide Destefanis e il carabiniere Davide Viora, che all’altezza di Montalbano di Rosignano, sulla sp42, hanno intercettato il veicolo che stava pericolosamente sbandando, l’hanno fermato, e dopo aver infranto il vetro anteriore destro (bloccato da un sistema automatico) hanno tratto raggiunto la signora, chiamando i soccorsi e salvandole, di fatto, la vita.
I dettagli dell’operazione spiegati questa mattina in una conferenza stampa al Comando Provinciale dai due protagonisti, dal Capitano del Comando di Casale Valerio Azzone e del colonnello Giuseppe di Fonzo.
Rompono il finestrino e salvano una donna
Che si sia trattata (anche) di fortuna poco importa: il salvataggio della casalese di 62 anni colta da crisi anafilattica mentre era alla guida della sua auto è a tutti gli effetti un gesto – se non eroico – che denota il coraggio e la freddezza dei suoi protagonisti. Il Capitano Destefanis e il carabiniere Viora, della stazione operativa di Ottiglio, hanno infatti agito sì d’istinto, come impone l’addestramento di chi sceglie di vestire la divisa da Carabiniere: «Un episodio che ci rende particolarmente orgogliosi – spiega il Capitano Azzone – perché salvare una vita è qualcosa di straordinario che rientra nella nostra natura».
Una volta fermato il mezzo che andava sospettosamente a velocità moderata avvicinandosi a un fossato, il problema è stato capire come raggiungere la donna, che aveva con se’ anche il proprio cane. I finestrini infatti erano bloccati a causa del sistema automatico funzionante: a quel punto rompere il vetro dal lato del passeggero, l’anteriore destro, è stata l’unica strada percorribile. Una strada non semplice, che è costata al carabiniere Viora una prognosi di 6 giorni e qualche punto di sutura alla mano.
Poi la messa in salvo della 62enne, che era ancora vigile, dell’animale domestico e la chiamata dei soccorsi: «In quei momenti non puoi pensare tanto, agisci d’istinto, ma abbiamo la fortuna di aver svolto un addestramento e di avere un aggiornamento pressoché quotidiano che ci hanno preparato a momenti come questi» racconta Destefanis. Aggiunge Viora: «I suoi continui ringraziamenti al termine della disavventura è stata la più alta forma di riconoscimento».