Asl Al, in provincia controlli gratuiti sui funghi raccolti
Ecco dove e quando recarsi nei vari centri zona
ALESSANDRIA – Come ogni anno, nel periodo autunnale, l’Asl Al offre all’utenza il servizio di ispezione e certificazione dei funghi raccolti dai cittadini.
Il Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, diretto dal dottor Paolo Merlo, svolge l’attività di controllo sulle specie fungine grazie ai suoi esperti micologi, che sono a disposizione del pubblico per esaminare i funghi raccolti, rilasciando un certificato che attesta la loro commestibilità e ne indica le corrette modalità di consumo. In questo modo si prevengono intossicazioni e avvelenamenti causati dall’ingestione di funghi non commestibili.
Le prestazioni del Micologo sono gratuite e ad accesso diretto nelle sedi e negli orari indicati per i privati raccoglitori e/o i diretti consumatori. Da oggi, lunedì 11 settembre, inoltre sarà attivo il servizio di pronta disponibilità a supporto dei medici dei Pronto Soccorso della provincia per i casi sospetti di intossicazione per ingestione di funghi: terminerà il 30 Novembre ed è possibile attivarlo tramite il centralino dell’Asl Al.
Controlli gratuiti dei funghi: dove e quando
ALESSANDRIA
presso il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione – via Venezia 6 –
- lunedì dalle 9.00 alle 12.00
- martedì dalle 13.30 alle 15.30
- giovedì dalle 13.30 alle 15.30
CASALE MONFERRATO
Presso la sede del SIAN in Corso Valentino n. 249
- lunedì dalle 9.00 alle 12.00
- martedì’ dalle 13.30 alle 15.30
- giovedì dalle 13.30 alle 15.30
NOVI LIGURE
Presso la sede dell’ASL-AL in Via Papa Giovanni XXIII n. 1
- lunedì dalle 13.30 alle 15.30
- giovedì dalle 9.00 alle 12.00
Le informazioni utili
Gli esperti Micologi dell’Asl sono disponibili a fornire tutte le informazioni necessarie per consumare i funghi raccolti senza rischi. Ne ricordiamo alcune:
- Evitare la raccolta indiscriminata di tutti i funghi trovati, poiché solo alcune specie sono commestibili. Si evita così di provocare un danno all’ecosistema. I funghi vanno raccolti interi e completi di ogni loro parte (radichetta, bulbo, volva, anello, …) e non in stato di alterazione (ammuffiti, fradici ecc.), ripuliti dal terriccio avendo cura di manipolarli il meno possibile per evitare cambiamenti di colore.
- I funghi raccolti si trasportano in contenitori rigidi ed aerati (es. cestini di vimini) che consentono un’ulteriore disseminazione delle spore e diminuiscono i fenomeni di compressione e fermentazione dei funghi.
- Non raccogliere funghi in aree sospette di inquinamento (discariche, bordi stradali, …).
- Per il riconoscimento della commestibilità dei funghi non affidarsi a metodi empirici come cucchiaino di argento, latte, mollica di pane.
- Di norma i funghi vanno mangiati sempre ben cotti, da crudi sono scarsamente digeribili se non addirittura velenosi (il comune “chiodino”, Armillariella mellea, risulta tossico se non è prebollito per almeno 15 minuti prima della cottura definitiva) perché contengono tossine termolabili che si degradano al calore di cottura.
- Non somministrare funghi a bambini, donne in gravidanza o allattamento, a individui con intolleranze alimentari o a farmaci o disturbi a stomaco, fegato, pancreas, senza il consenso del medico.
Cosa fare in caso di avvelenamento da funghi:
- Se dopo aver consumato dei funghi insorgono disturbi recarsi immediatamente al più vicino Pronto Soccorso.
- Prestare attenzione ai sintomi di malessere e gastroenterici (nausea, vomito, diarrea), a prescindere dal tempo trascorso dal pasto. Le sindromi da intossicazione da funghi possono essere a breve incubazione (sintomi entro 4-5 ore dal consumo), lunga incubazione (sintomi da 6-8 ore fino a 48 ore ed oltre dal pasto).
- Portare gli avanzi dei funghi disponibili, compresi quelli gettati via in pattumiera, utili ai fini del riconoscimento.
- Non tentare “terapie” autonome.
- Non ingerire nulla, soprattutto niente alcolici.
Gli esperti del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Al forniscono anche alcune raccomandazioni di carattere generale utili a prevenire i rischi ai quali si espongono persone inesperte o anziane inoltrandosi nei boschi in cerca di funghi senza la necessaria cautela e l’attrezzatura adeguata:
- scegliere i percorsi adatti alle proprie abilità fisiche e psichiche;
- comunicare l’itinerario a qualcuno prima di intraprendere l’escursione;
- non andare mai da soli;
- consultare prima della partenza i bollettini meteorologici e osservare costantemente sul posto l’evoluzione delle condizioni atmosferiche;
- scegliere l’abbigliamento e l’attrezzatura adatta all’escursione (calzature da trekking, cellulare, lampada e coltello.