Emma Nolde: “Tra parole e musica sarà una vertigine diversa”
Stasera, al 'PeM! Festival' la cantautrice sarà ospite alle 21 al Country Sport Village di Mirabello Monferrato
MIRABELLO – Prosegue con forti riscontri di pubblico il ‘PeM! Festival – Parole e Musica in Monferrato’, la rassegna piemontese di incontri, racconti e canzoni, che ci terrà compagnia fino all’8 ottobre con la direzione artistica di Enrico Deregibus.
Dopo il grande successo degli ultimi appuntamenti, anche per questa settima il programma è decisamente variegato.
Questa sera, la cantautrice Emma Nolde è attesa alle 21 al Country Sport Village di Mirabello ma ci sarà anche un importante valore aggiunto. Grazie alla collaborazione del Comitato Filo Rosso, l’energia elettrica sarà alimentata da biciclette ibride utilizzate dagli spettatori che vorranno dare il proprio contributo alla realizzazione e al risparmio energetico.
Ma le sorprese non finiscono qui. Durante la serata infatti, verranno presentati i quattro finalisti del ‘PeM Music Contest’ e trasmessi due brani in diffusione per ciascuno: Camilla Baraggia, Carolina Piola, Linda ‘Linn’ Antosiano e Filippo Repetto, si confronteranno alla finale di mercoledì 20 settembre sempre al Country Sport Village di Mirabello Monferrato.
“Le bionde trecce, gli occhi azzurri e poi..”
Emma Nolde nasce in Toscana nel 2000 e nel 2020 pubblica il primo disco, ‘Toccaterra’, arrivato finalista al Premio Tenco nella sezione Opera Prima e acclamato da molti, da Max Casacci a Motta. Quest’ultimo le coproduce il disco successivo, ‘Dormi’.
L’incontro della cantautrice con Enrico Deregibus di questa sera sfocerà in un vero concerto.
Quando ha cominciato la sua avventura nel mondo della musica?
Ho cominciato a suonare la chitarra a 8 anni e, naturalmente, la prima canzone che ho imparato è stata “La canzone del sole” di Lucio Battisti: proprio con quegli accordi mi ricordo che scrissi una canzone dedicata alla band che avevo con mia sorella e mia cugina. Era un gioco da bambini, però lo ricordo molto bene. Diciamo che l’esperienza di scrivere canzoni è arrivata da sola e senza forzature, proprio perché mi è sempre piaciuto farlo fin da subito. Intorno ai 15 anni invece ho iniziato a scrivere canzoni in modo cosciente e poi ho continuato a studiare canto, chitarra, armonia.
“Toccaterra” è il suo primo album. Di cosa parla?
Alcuni album possono essere un insieme di canzoni organiche con un tema ricorrente in tutte le canzoni, oppure delle collezioni come “Toccaterra”. Sono canzoni che ho appunto collezionato da quando avevo 15 anni, la maggioranza però le ho scritte in un momento molto vicino e parecchio tormentato che ricordo come una sorta di acufene che ti resta dopo una forte esplosione. Ecco, “Toccaterra” racconta tutto quel periodo.
E poi c’è “Dormi” che ha cominciato a scrivere nel marzo 2020…
Proprio durante la pandemia. Per fare un parallelismo, se in “Toccaterra” parlavo delle cose che non potevo dire, in “Dormi” racconto delle cose che non potevo fare e di quella sensazione di voler controllare tutto senza in realtà poterlo fare.
È già stata nel Monferrato?
Non sono mai stata nelle vostre zone, ne ho sempre sentito parlare ma per me è la prima volta. ‘PeM!’ sarà una bella occasione per venirvi a trovare.
Qualche anticipazione sull’incontro di stasera?
Questo festival è un’occasione particolare perché ci saranno un po’ le due facce della medaglia. La prima è il dialogo con Enrico Deregibus, giornalista che stimo tantissimo e che ho avuto già modo di apprezzare in altre occasioni: sarà sicuramente stimolante per il pubblico ma anche per me come artista. Confrontarsi con un ascoltatore così attento e che conosce la musica profondamente, è un’opportunità per conoscere chiavi di lettura differenti e per aprire la propria prospettiva.
E la seconda, sono le canzoni…
Certo. Questa volta suonerò senza la band, dunque sarà una vertigine diversa ma sempre molto dinamica.
Progetti futuri?
Ho in cantiere un nuovo disco e usciranno una serie di singoli. È in lavorazione ma… Sarà una sorpresa!