Don Giuseppe Bruniera, celebrato il mezzo secolo di sacerdozio
Per oltre trent'anni ha operato a Novi Ligure, dove è stato parroco del Sacro Cuore e fondatore del Banco Alimentare
NOVI LIGURE — Ha già raccolto più di 800 firme la petizione online che punta a bloccare il trasferimento di don Giuseppe Turrici, il parroco della chiesa del Sacro Cuore a Novi Ligure. Don Giuseppe è stato infatti destinato dalla diocesi alla parrocchia di Castelletto d’Orba, dopo 15 anni trascorsi a Novi. Una decisione che ha scontentato molti fedeli, oltre al prete stesso.
Don Turrici è arrivato al Sacro Cuore nel 2008: da allora ha proseguito sulla strada tracciata dai suoi predecessori don Giuseppe Bruniera e don Pino Maggi, mettendo al centro della propria attenzione i giovani e i poveri.
«Don Giuseppe è un uomo unico che ha saputo avvicinare tanta gente alla Chiesa – scrivono i sostenitori della petizione su Change.org – Un uomo buono, generoso che è riuscito a creare una grande comunità anche tra i giovani della nostra città. Un uomo che ha fatto tantissimo per aiutare chiunque avesse bisogno. Un uomo che si è fatto amare da tutta la comunità novese. Non si può lasciare andare, sarebbe una grande perdita, anche per tutti i ragazzi che lo amano».
Don Giuseppe Bruniera, celebrato il mezzo secolo di sacerdozio
Per oltre trent'anni ha operato a Novi Ligure, dove è stato parroco del Sacro Cuore e fondatore del Banco Alimentare
Il trasferimento di don Turrici, 70 anni di cui 45 di sacerdozio, farebbe parte di una serie di cambiamenti organizzativi sul territorio novese, con il ritorno alla diocesi del Santuario di Montespineto (che verrebbe affidato al parroco di Serravalle) e con la creazione di un’altra unità pastorale a Novi, in cui il Sacro Cuore passerebbe sotto la gestione dei Padri Giuseppini della parrocchia di Sant’Antonio.