Ramstein: “Così ho visto morire il capitano Giorgio Alessio”
Il 28 agosto 1988 il pilota alessandrino delle Frecce Tricolori perse la vita durante un’esibizione
Il velivolo di Alessio fu colpito in seguito alla collisione tra il solista Ivo Nutarelli e Mario Naldini
ALESSANDRIA – Ramstein, 28 agosto 1988: “Così ho visto morire il capitano Giorgio Alessio”. Il racconto è del professor Leonardo Ferrazzi dell’Istituto Volta, amico del pilota delle Frecce Tricolori.
Sono passati trentacinque anni dall’incidente durante un’esibizione della pattuglia acrobatica italiana in Germania ma il ricordo di quella tragedia in cui morirono l’ufficiale alessandrino, il solista tenente colonnello Ivo Nutarelli e il suo pari grado Mario Naldini è ancora vivo nella mente di chi, quel giorno, stava assistendo alle evoluzioni dei migliori piloti del mondo.
L’iniziativa per ricordare Giorgio Alessio
Il coordinatore delle associazioni Combattenti e Reduci (sezione di Alessandria) e Decorati al Valor Civile – Nastro Tricolore, Roberto Pascoli, sta organizzando una manifestazione dedicata al pilota alessandrino. La data potrebbe essere quella del prossimo 17 aprile: Alessio nacque ad Alessandria proprio il 17 aprile del 1957, ultimo di quattro fratelli.
Il Ramstein e Ustica, qual è la verità?
Un dossier di quello che accadde a Ramstein è sul tavolo dei sostituti procuratori di Roma che stanno indagando sul caso Ustica: la notte della tragedia del DC 9, infatti, Nutarelli e Naldini decollarono dalla base di Grosseto e affiancarono il DC9 su un F104 e lanciarono due segnali di allarme generale alla Difesa aerea ritenendo quindi che lo scenario che si stava configurando potesse rappresentare un pericolo concreto per la sicurezza nazionale. Nutarelli e Naldini erano stati convocati (dopo l’esibizione a Ramstein) per essere sentiti proprio sulla strage di Ustica.