Lercaro, verso una nuova forma di gestione
Gara per il rinnovo e la gestione in corso
Dopo i problemi degli anni passati
OVADA – È in pieno svolgimento la gara per la gestione dei servizi all’interno dell’Ipab Lecaro. La scadenza per l’invio delle proposte è il 21 settembre. Non è un segreto che l’ipotesi più accreditata sia una proposta relativa alla realizzazione in concessione di lavori e gestione avanzata dalla cooperativa sociale Proges che già si occupa della parte assistenziale all’interno della casa di riposo pubblica situata tra Ovada e Tagliolo. Proges è anche la principale creditrice della struttura che da anni si dibatte in una difficile crisi economica e finanziaria.
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Valore e durata
«L’obiettivo del progetto è rilanciare la casa di riposo, struttura essenziale ed indispensabile per il territorio ovadese – spiega l’avvocato Ivana Nervi, attuale commissario straordinario nominato dalla Regione – Successivamente all’aggiudicazione della concessione per la progettazione, ristrutturazione e gestione della casa di riposo si potrà finalmente procedere alla trasformazione dell’IPAB in Fondazione che, grazie agli introiti derivanti dal canone della concessione potrà risolvere i problemi finanziari dell’Ente e far così fronte agli impegni economici che erano critici già prima della pandemia». L’importo totale della gara è di 336.507.768. La concessione avrà la durata di 67 anni. Il progetto garantirà, inoltre, ingenti interventi strutturali che renderanno la struttura una “eccellenza” sul territorio sia dal punto di vista strutturale che assistenziale. Sarà creato inoltre un “Nucleo Alzheimer Temporaneo”.
Molto difficili gli anni passati per la casa di riposo passata sotto diverse gestioni amministrative. L’ultimo presidente, l’ingegner Emanuele Rava, ha dato le dimissioni nel 2016 con i conti in netto peggioramento rispetto all’inversione di tendenza del periodo precedente. Il primo commissario straordinario Giovanni Maria Ghè, affiancato dal direttore Gian Paolo Paravidino, vide l’emergere del maxi debito con i fornitori. A lui successe Gian Luigi Sfondrini che rinunciò all’incarico (per motivi personali) durante il 2020.