Alessandria: la base dello spaccio è nell’appartamento, un arresto
Sequestrati oltre 7 etti di cocaina e 7mila euro
ALESSANDRIA – La Squadra Mobile di Alessandria, attraverso il personale della Sezione Antidroga, ha smantellato un’importante attività di spaccio in città.
A insospettire gli agenti è stato il movimento continuo e sospetto di persone su pubblica via nei pressi di un appartamento di Alessandria. Nelle ultime settimane sono stati di conseguenza effettuati appositi servizi che hanno permesso di individuare un soggetto già noto al personale operante, in quanto rientrato in precedenti attività d’indagine.
Si è deciso di procedere al controllo nel corso del quale l’uomo ha mostrato un atteggiamento irrequieto tale da insospettire i poliziotti.
Si proceduto pertanto all’immediata perquisizione personale che ha consentito di rinvenire nella tasca dei pantaloncini un telefono cellulare Samsung di colore nero di cui l’uomo ha disconosciuto la proprietà e di cui ha riferito di non sapere il codice di sblocco, riferendo di essere di proprietà di un suo conoscente.
Lo stesso uomo ha spiegato di abitare in zona, senza ricordare il numero civico ma indicando quale riferimento un’attività commerciale che effettivamente si trova nello stabile da cui gli operanti l’avevano visto uscire.
I poliziotti, vista la situazione, hanno deciso di estendere la perquisizione all’abitazione citofonando e bussando ripetutamente alla porta d’ingresso, senza però ricevere risposta e senza che nessuno aprisse, anche se si udivano rumori e voci provenire dall’interno.
A seguito di ciò, con la collaborazione di un condomino, gli operatori sono riusciti ad accedere al terrazzo comune con l’abitazione del soggetto controllato, dal quale si è individuata la porta della cucina aperta, da cui si è riusciti ad accedere all’appartamento sito al primo piano dove era presente una donna, poi risultata la moglie dello stesso.
Pertanto, con l’ausilio di unità cinofila messa a disposizione dalla Questura di Genova, gli operanti hanno posto in essere la perquisizione dell’appartamento: è stato rinvenuto e sequestrato numeroso stupefacente, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento della droga ed un telefono cellulare.
Materiale da taglio e un Rolex
L’attenzione del personale della Squadra Mobile si è spostata al terrazzo esterno dell’abitazione, dove all’interno di un contenitore dei rifiuti sono stati rinvenuti, inseriti dentro un sacco di cellophane di colore nero, uno zainetto ed un sacchetto di carta. Gli stessi contenevano sostanza stupefacente, cocaina, sia in forma integra che suddivisa in dosi (24), 3 bilancini di precisione, taglierini e lame atte al porzionamento dello stupefacente, materiale plastico per il confezionamento delle dosi, 1 orologio marca Rolex modello Daytona (di cui il perquisito non ha dato plausibile giustificazione riguardo la provenienza e la ragione del possesso), un altro telefono cellulare.
Nel complesso l’attività di ricerca dei poliziotti ha portato al rinvenimento di cocaina per un totale di 721,186 grammi lordi e due mazzette di denaro contante, suddiviso in banconote di vario taglio per un totale di 7.160 euro.
Il soggetto in merito alla detenzione dello stupefacente ha ammesso spontaneamente agli investigatori la sua destinazione e le stesse modalità di spaccio ed inoltre ha aggiunto che aveva nascosto nell’armadio della camera da letto, precisamente nella parte riservata al suo guardaroba il tutto, probabilmente anche per mettere al sicuro la posizione della moglie.
Ulteriore conferma della genuinità dichiarazioni rese dal soggetto è stata fornita dal fatto che il cane antidroga “Leone” aveva segnalato ripetutamente il guardaroba della camera da letto dell’indagato come zona contaminata dalla sostanza stupefacente.
Il fatto che la sostanza stupefacente con il denaro siano stati trovati poi in un luogo diverso da quello indicato dal soggetto, poi arrestato, avvalora la tesi che detto materiale sia stato spostato poco prima dell’intervento degli Agenti che per accedere all’abitazione hanno dovuto suonare e bussare ripetutamente alla porta senza ricevere risposta e quindi siano dovuti entrare passando dal terrazzo dando il tempo, probabilmente alla donna in quel momento presente nell’appartamento, di spostare lo stupefacente nel cassonetto per la raccolta dei rifiuti posto proprio sul terrazzo nel tentativo di eludere le ricerche, che solo grazie alla presenza di un’unità cinofila hanno consentito di recuperare lo stupefacente e il denaro.
Da quanto dichiarato dal soggetto, poi sottoposto ad arresto, successivamente convalidato e seguito dalla misura della custodia cautelare in carcere, l’attività dello stesso era svolta su ampia scala, con sensibili quantitativi di stupefacente acquistati, stoccati e poi ceduti al minuto. Da tale intervento, che ha sicuramente posto in crisi l’attività illecita in materia nel capoluogo, seguiranno ulteriori approfondimenti investigativi.