Corilicoltura, buona annata. Ma vietato abbassare la guardia
Non sottovalutare i problemi fitopatologici. L'importanza di Corifrut
Incontro con i produttori nella sede provinciale di Cia
ALESSANDRIA – Corilicoltura, incontro tecnico nella sede provinciale Cia Alessandria. Presenti numerosi produttori di nocciole. Nell’occasione, sono state fatte le considerazioni agronomiche di settore. Ed è stata presentata l’attività di Corifrut a un anno dalla sua costituzione.
Buona annata
Nel complesso, si tratta di una buona annata: gli impianti dell’Alessandrino non hanno subito gravi danni a seguito delle grandinate come invece è avvenuto nell’Astigiano e nel Cuneese. Ci sono però variazioni di risposta delle piante a seconda della piovosità registrata nelle diverse aree della provincia. Alcuni produttori hanno già avviato con i primi passaggi le operazioni di raccolta, con un anticipo di alcuni giorni rispetto all’andamento degli ultimi anni.
A spiegare la situazione agronomica è stato il responsabile tecnico Cia Fabrizio Bullano: «Purtroppo in questa campagna, pur essendo notevolmente diminuita la presenza di cimici asiatiche, si sono evidenziate altre problematiche fitopatologiche. Che in futuro, nel caso aumentasse la loro pressione, potrebbero dare molti problemi. In particolare si sono manifestati attacchi di “nuovo oidio turco” (Erysiphe corylacearum), che in Medio Oriente sta causando notevoli problemi di contenimento. Si è diffusa la presenza del coleottero defogliatore Popillia japonica. Arrivato dal nord della regione, sta causando parecchi danni in particolare alle coltivazioni biologiche. Che, non prevedendo l’uso di insetticidi di sintesi, non dispongono di mezzi efficaci di lotta. Fortunatamente le produzioni comunque paiono buone. C’è da sperare che i prezzi si rialzino rispetto al 2022. Sotto questo punto di vista l’adesione ad una cooperativa può aiutare in modo significativo i produttori».
“Realtà importante”
La presidente provinciale Cia Daniela Ferrando ha commentato l’attività della cooperativa Corifrut: «È una realtà che secondo Cia vale la pena di seguire, in quanto offre una serie di vantaggi anche alle aziende piccole e meno strutturate. La cooperativa offre assistenza per il ritiro del prodotto e l’essiccazione. Con la possibilità importante di metodi di conferimento per avere un prezzo medio corrisposto. Ed evitando le pericolose oscillazioni di prezzo a seconda delle annate. La cooperativa, in quanto Organizzazione di Produttori, dà la possibilità ai soci di ottenere anche contributi per l’acquisto di macchinari».
Le considerazioni economiche le ha svolte il vicedirettore Cia Cinzia Cottali, anche lei produttrice corilicola: «Secondo Cia è necessario lavorare su sistemi che blocchino le oscillazioni di prezzo mettendo in difficoltà le aziende agricole. Bisognerà lavorare su accordi di filiera per il raggiungimento di una quotazione che riesca a soddisfare tutte le parti interessate».