Barosini: “Anci a confronto col ministro Piantedosi”
Il presidente del consiglio comunale alessandrino: "Il tema è il Pnrr. I ritardi non sono colpa dei Comuni"
ALESSANDRIA – Anci-Associazione nazionale Comuni italiani lunedì 21 agosto incontrerà il Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi. Ad annunciarlo è Giovanni Barosini, presidente del consiglio comunale di Alessandria e consigliere nazionale Anci.
Numeri importanti
“In quella occasione – spiega – torneremo a parlare dei progetti del Pnrr dei Comuni. E porteremo un dato molto significativo per quanto riguarda i Piani Urbani Integrati: alla data odierna è stato già aggiudicato il 94,4 per cento degli interventi che fanno parte di questo pacchetto di progetti. In alcune città – come Roma, Firenze, Bologna, Messina, Cagliari – la percentuale raggiunge addirittura il 100 per cento. Di fronte a questi numeri, speriamo di avere da Piantedosi risposte chiare. Più di quelle avute finora dal Governo circa la proposta di esclusione di questi progetti dai finanziamenti del Pnrr”.
“Si tratta – aggiunge – di importanti aree pubbliche e strutture edilizie pubbliche e private. Che vengono trasformate in una logica di ecosostenibilità per migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale, economico e ambientale. Con una attenzione particolare al potenziamento dei servizi sociali e culturali, ai trasporti e al consumo energetico”.
“Non siamo in ritardo”
Non solo: Barosini ricorda che “come sempre quando abbiamo a che fare con le opere che riguardano i nostri Comuni, anche stavolta abbiamo voluto fare i conti con serietà. Per evitare che qualcuno potesse sostenere la tesi per cui i fondi europei verrebbero spostati perché i Comuni sono in ritardo. I numeri dicono chiaramente che questo non è vero. Al contrario. Grazie anche al sostegno di Invitalia, a cui si sono rivolti 142 soggetti attuatori per 399 interventi del valore complessivo di 1,6 miliardi, possiamo dire di essere in dirittura d’arrivo. Molti sono già andati anche oltre l’aggiudicazione dei lavori: secondo la stessa Invitalia, infatti, al 10 agosto scorso erano stati emessi ben 98 Ordini di attivazione. Che è l’atto amministrativo successivo all’aggiudicazione che attiva l’inizio dei lavori”.
“Il Governo ci ripensi”
Conclude l’esponente di Azione: “Di fronte a questa situazione oggettiva, inviteremo il Governo a ripensarci. Noi abbiamo fatto il nostro dovere, nei tempi che ci erano stati assegnati: siamo convinti che i Pui debbano essere completati con i fondi certi del Pnrr. E non lasciati nell’incertezza del reperimento di altre fonti di finanziamento”.
“Ribadisco – chiosa – Anche nella nostra comunità siamo preoccupati per questi ritardi. Rappresentano una vera iattura rispetto allo sviluppo e ai relativi progetti già in essere”.