Sulle tracce dei cercatori d’oro, alla ricerca della biodiversità
Continuano le visite alle vecchie miniere d'oro alle Capanne di Marcarolo
CAPANNE DI MARCAROLO (BOSIO) — Continuano le visite alle vecchie miniere d’oro alle Capanne di Marcarolo (Bosio). Il prossimo appuntamento in programma è domenica 20 agosto; successivamente si replicherà il 17 settembre e 15 ottobre.
Oggi le miniere delle Ferriere di Marcarolo sono considerate, a livello nazionale, tra le più importanti dal punto di vista mineralogico, geologico e naturalistico. L’area è caratterizzata dalla presenza di estesi e ben evidenti affioramenti di rocce particolarmente peculiari, quali leultramafiti (rocce del mantello terrestre), di diverse varietà metamorfiche. Di importanza addirittura mondiale sono gli affioramenti delle brecce serpentinitiche silicizzate con presenza di oro, indicati nella letteratura internazionale con il nome di “listwaeniti”.
Scrigno di biodiversità
Il definitivo abbandono dell’attività estrattiva ha consentito una graduale rinaturalizzazione delle miniere, trasformandole in un vero scrigno di biodiversità con habitat assimilabili alle grotte naturali le quali ospitano oggi una importante fauna troglofila (che vive anche in ambienti ipogei come le grotte) con diverse specie di interesse comunitario.
La fauna delle miniere è costituita da 5 specie di invertebrati e da 5 specie di vertebrati. I visitatori devono essere dotati di stivali in gomma mentre l’ente Aree protette dell’Appennino piemontese fornirà un caschetto da speleologia, una pila frontale a luce fredda rossa e un gilet arancione ad alta visibilità. All’interno delle cavità non è consentito l’uso di flash. È possibile scaricare tutte le informazioni sull’iniziativa qui.