Cristo, il temporale fa crollare un pezzo di tetto - gallery
ALESSANDRIA – All’inizio di agosto di tre anni fa fu il disastro: venti muniti di bufera e un’ampia fetta di Alessandra venne sconquassata.
Era un sabato sera. La città stava cercando sprazzi di normalità dopo le tremende settimane del Covid. Una tempesta di vento e pioggia s’abbatté sul capoluogo, dal Galimberti a piazza Matteotti, soprattutto, ma ingenti danni si registrarono anche al Cristo e nei sobborghi.
Il risultato furono coperture divelte, dehor spazzati via, moltissimi alberi sradicati, come avrebbe poi potuto constatare chi, nei giorni successivi, sarebbe passato da viale Milite Ignoto dove venne improvvisata una discarica di tronchi e ramaglie.
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Nel bilancio rientrano centinaia di chiamate ai vigili del fuoco, ma nessun ferito.
Gli alessandrini appresero un nuovo termine: “downburst“. E’ un fenomeno meteorologico piuttosto inconsueto. Ma quel sabato ci investì senza pietà. E il giorno successivo, domenica 2 agosto, dopo qualche ora di sole, una replica serale: altra acqua su un’Alessandria ferita, ad aggiungere problemi.