Persone con disabilità, 4 milioni per l’inclusione socio-lavorativa
I percorsi dovranno concludersi entro il 30 giugno 2025. Ognuno potrà ricevere un finanziamento massimo di 165.000 euro
TORINO – Persone con disabilità, c’è un bando della Regione Piemonte per sostenerne l’inclusione socio-lavorativa. Stanziamento di 4 milioni di euro per finanziare progetti e interventi di qualità rivolti a chi ha difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro.
I progetti ammessi dovranno concludersi entro il 30 giugno 2025. Ognuno di essi potrà ricevere un finanziamento massimo di 165.000 euro.
“Non è un ostacolo”
“La disabilità – sostiene l’assessore regionale al Lavoro e Formazione Elena Chiorino – non deve essere un ostacolo per chi cerca il giusto posto nel mondo del lavoro. I cittadini disabili devono poter godere di pari opportunità di accesso ai percorsi lavorativi. E la massima inclusione per raggiungere autonomia e indipendenza, che solo la dignità del lavoro può offrire. Vogliamo sostenere attività virtuose per il Piemonte. E far comprendere che assumere una persona con una disabilità deve essere un valore aggiunto per un’impresa e non un mero obbligo di legge”.
Il bando è rivolto a soggetti pubblici e privati con almeno una sede o una unità operativa in Piemonte. Esclusivamente in un raggruppamento composto da almeno un’agenzia accreditata per i servizi al lavoro. O una o più amministrazioni pubbliche che abbiano finalità e compiti a favore delle persone con disabilità. O uno o più enti del Terzo settore.
I destinatari sono disoccupati iscritti nelle liste del collocamento mirato dei Centri per l’Impiego. Devono avere disabilità medio-gravi di tipo psichico-intellettivo, psichico-mentale, sensoriale-visivo. Oppure sensoriale-uditivo, sensoriale-linguistico, fisico con percentuale superiore al 74%. Le persone non devono essere già inserite in percorsi di politica attiva appartenenti alla programmazione regionale o nazionale.
Quali percorsi
I progetti finanziabili devono prevedere interventi finalizzati a sviluppare attività lavorative. O di accompagnamento nell’inserimento occupazionale e di supporto per l’inclusione sociale. Si comincia con l’accoglienza e l’orientamento di base per elaborare l’iter individuale più idoneo. Seguirà una fase di orientamento specialistico, con l’analisi dei bisogni e degli obiettivi da raggiungere. Così da valorizzare le competenze di base e le esperienze della persona, che potrà quindi essere avviata al servizio di individuazione, validazione e certificazione delle competenze. Potranno essere svolti laboratori per dotare le persone di strumenti necessari all’attivazione lavorativa. Al termine dei percorsi di preparazione al lavoro, le persone prese in carico potranno essere inserite. Questo, attraverso un tirocinio, con contratti di apprendistato, a tempo determinato o indeterminato.