“Aperto per cultura cancellato? L’ennesimo flop”
Lega all'attacco: "Quali progetti Abonante e la sua giunta stanno preparando? Andremo a festeggiare nei locali dell'Upo occupati dal collettivo transfemminista?"
ALESSANDRIA – “Anche Aperto per Cultura salta l’edizione 2023. E, per il 2024, si vagheggia di un’edizione finanziata dal Comune di Alessandria tramite crowdfunding. Il sindaco Abonante e la sua giunta mostrano, ancora una volta, di non avere visione e progettualità. La nostra città, capoluogo di una provincia per fortuna altrove anche vivace, non merita di essere amministrata in questo modo”: così il capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Mattia Roggero.
“Aperto per Cultura – sottolinea l’esponente del Carroccio, che da ex assessore dice di raccogliere sempre più spesso lamentele e segnalazioni della categoria – è stato per anni un punto di riferimento. E centrale nelle politiche di promozione e accoglienza di Alessandria. Il format di Confcommercio è stato così apprezzato da essere replicato anche altrove, in giro per l’Italia, Siracusa in primis”.
“Critiche l’anno scorso. Ma ora?”
“Nessuno finge di ignorare le difficoltà dell’ente – prosegue – Ma vorrei segnalare quanto accaduto lo scorso anno. Quando, per non compromettere l’iniziativa ad Alessandria, si decise di rinviare la partenza del progetto anche in altri centri zona. E il Partito Democratico partì all’attacco con accuse gravi e pesanti. Cosa dovremmo dire noi oggi, di fronte ad un’edizione 2023 cancellata e a un 2024 affidato al crowdfunding? Quali progetti culturali e di accoglienza turistica il sindaco Abonante e la sua giunta stanno preparando per gli alessandrini in autunno? Magari andremo tutti a festeggiare nei locali dell’Università occupati dal collettivo transfemminista agli Orti?”.
“Chiediamo – conclude – maggior rispetto e coinvolgimento per il mondo del commercio e delle sue associazioni. Apriamo un dibattito pubblico se serve, ma si lavori sulla programmazione. E sul sostegno di iniziative utili all’economia cittadina. Diversamente, chi non è all’altezza del ruolo che ricopre, pensi a fare un passo indietro”.