Gelato: con il grande caldo impennata di consumi
Anche a livello provinciale aumentano le richieste e i costi
Il caldo fa volare i consumi del gelato con il ritorno di coni e coppette nonostante il balzo dei prezzi che fanno registrare un aumento del 19% rispetto allo scorso anno.
È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Alessandria sui dati Istat relativi al mese di giugno in relazione agli effetti del grande caldo che ha colpito l’Italia.
Un andamento che non sembra spaventare gli alessandrini che per difendersi dall’afa consumano gelato per la pausa pranzo o lo snack.
A pesare sui listini, il balzo dei costi per l’energia e le materie prime usate nelle preparazioni, a partire dallo zucchero (+47%) di cui l’Italia è fortemente deficitaria.
Il gelato realizza un fatturato totale di 2,7 miliardi grazie alla presenza di 39mila gelaterie nazionali che danno lavoro a 75mila persone.
I dati
Nelle gelaterie italiane vengono utilizzati ben 220 milioni di litri di latte, 64 milioni di chili di zuccheri, 21 milioni di chili di frutta fresca e 29 milioni di chili di altri prodotti durante l’anno.
L’impatto è evidente sulle imprese fornitrici impegnate a garantire ingredienti di qualità.
“Nonostante le innovazioni, ad essere preferito è il gelato artigianale nei gusti storici anche se cresce la tendenza nelle diverse gelaterie ad offrire ‘specialità della casa’ che incontrano le attese dei diversi target di consumatori (tradizionale, esterofilo, naturalista, dietetico o vegano) – afferma il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – Negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio boom delle agrigelaterie artigianali che garantiscono la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta. Una spinta che ha favorito la creatività nella scelta di ingredienti che valorizzano i primati di varietà e qualità della produzione agroalimentare nazionale e territoriale”.
Nelle agrigelaterie è particolarmente curata la selezione degli ingredienti, “che sono rigorosamente freschi con gusti a ‘chilometri zero’ poiché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l’ambiente – aggiunge il direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco – In base al report Istat, nel 2022, la spesa per dolci e dessert è cresciuta del 7,6% mentre quella per i gelati del 15,8%. In provincia di Alessandria, su dati della Camera di Commercio, le gelaterie artigianali sono oltre 130. Ne consumiamo oltre 6 chili a testa all’anno e il 94% predilige il gelato artigianale per il gusto e la bontà delle materie prime”.
In epoca moderna la storia del gelato risale alla prima metà del XVI secolo nella corte medicea di Firenze con l’introduzione stabile di sorbetti e cremolati nell’ambito di feste e banchetti.
Ma fu il successo dell’export in Francia a fare da moltiplicatore globale con il debutto ufficiale in terra americana seguito dall’apertura della prima gelateria a New York nel 1770, grazie all’imprenditore genovese Giovanni Bosio.