Omicidio Norma Megardi: il caso resta ad Alessandria
ALESSANDRIA - Omicidio Norma Megardi: il caso resta ad Alessandria. La decisione della Corte di Cassazione in merito alla richiesta dei…
ALESSANDRIA – Omicidio Norma: Luca Orlandi, l’agricoltore 24enne accusato di aver ucciso la donna, e di averne bruciato il cadavere in un posto isolato e impervio di Isola Sant’Antonio, verrà giudicato dalla Corte d’Assise il prossimo 17 ottobre.
La decisione è del Gup, Paolo Bargero, ed è stata letta poco prima delle 17 di oggi (venerdì 21 luglio) dopo due ore e mezza di Camera di Consiglio e al termine di un’udienza preliminare iniziata questa mattina alle 10.
Un’udienza particolarmente complessa durante la quale la Procura, rappresentata dai sostituti procuratori Andrea Trucano e Federico Silvestri , ha chiesto il rinvio a giudizio del 24enne perché ritenuto responsabile del delitto, e del ragazzo e dei suoi genitori per le ipotesi d’accusa di calunnia.
Richieste a cui si sono associati l’avvocato Gugliemina Mecucci per la famiglia di Norma Megardi, e l’avvocato Piero Monti che rappresenta i Carabinieri colpevoli, secondo la versione degli Orlandi, di aver forzato l’interrogatorio che portò alla confessione (poi ritratta).
Omicidio Norma Megardi: il caso resta ad Alessandria
ALESSANDRIA - Omicidio Norma Megardi: il caso resta ad Alessandria. La decisione della Corte di Cassazione in merito alla richiesta dei…
La difesa del ragazzo, affidata agli avvocati Lorenzo Magnarelli e Wladimiro Meisina, hanno lungamente argomentato la richiesta di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste.
Hanno chiesto al Gup di ordinare al Pm di svolgere tutta una serie di indagini che, a loro dire, sono mancate, e di valutare, così come consente la Legge Cartabia, di chiedere al pubblico ministero di riqualificare il fatto o come omicidio preterintenzionale o volontario ma non aggravato.
Per la calunnia “il non luogo a procedere”. Per i due difensori si sarebbe dovuto indagare ancora, esplorando altre piste ed indicandone alcune.
“Abbiamo aderito completamente alla richiesta di rinvio a giudizio – afferma l’avvocato Piero Monti – ritenendo che sia assolutamente fondata. Durante l’esame degli imputati ho fatto qualche contestazione con quanto detto in precedenza.
Secondo noi era evidente che c’erano tutti gli elementi per disporre il rinvio a giudizio, e ritenere che non ci fossero, come già ritenuto in fase di indagine, motivi per ritenere credibile e plausibile quell’accusa fatta ai Carabinieri. E da ciò è derivata l’imputazione a nostro avviso legittima e corretta di calunnia”.
Omicidio Sale: Luca Orlandi vuole ritrattare la confessione
Il giovane è in carcere: respinta l’istanza di scarcerazione presentata dai difensori
La famiglia della vittima ha sempre mantenuto un comportamento composto, silenzioso ma sempre presente.
E così è stato anche in questa lunga e difficile giornata durante la quale Victor Andrini, il figlio di Norma, ha ascoltato insieme al suo legale anche un’altra lettura, ovvero quella della difesa, riferita a ciò che accadde quel drammatico lunedì.
“Ci siamo associati alle richieste del Pm – spiega l’avvocato Guglielmina Mecucci – Ora affronteremo il processo in Corte d’Assise con estrema fiducia nel lavoro fatto dagli inquirenti“.
L’auto di Norma Megardi fu trovata completamente carbonizzata nel tardo pomeriggio di lunedì 20 giugno 2022, sopra c’erano i resti della donna.