Fabbrica Sostenibile 2023: la chimica e la svolta ‘green’
Confindustria Alessandria, webinar con Metlac, Solvay e Sutter
ALESSANDRIA – La direzione è tracciata. La sostenibilità diventa un modello organizzativo e di gestione interno alle imprese. E ne modifica le dinamiche per adattarle al mercato. Il tutto, in un approccio ambientale ed economico positivo. Il processo è in atto ed è trasversale, riguarda le imprese di ogni settore. Questa transizione sollecita e solleciterà sempre più ricerca e sviluppo aziendali orientati verso processi e prodotti ad impatto virtuoso.
Sono queste le analisi degli imprenditori emerse il 14 luglio al webinar (coordinato da Matteo Ferraris) del ciclo “Verso la Fabbrica Sostenibile 2023”. Si tratta del programma di Confindustria Alessandria che mette a confronto le imprese sostenibili per la condivisione di esperienze aziendali. “Verso la Fabbrica Sostenibile” è organizzato in vista dell’evento annuale che si svolgerà il prossimo 28 settembre. Un percorso interno di dialogo riservato alle imprese associate sviluppato in tavole rotonde tematiche. Testimoni al webinar sone state le imprese del settore della chimica Metlac, Solvay e Sutter.
Le testimonianze
La Metlac di Bosco Marengo è specializzata nel settore delle vernici. Il Gruppo Metlac con due stabilimenti in Italia e uno in Messico produce più di 60mila tonnellate all’anno di prodotti vernicianti. Lacche, smalti, vernici, inchiostri per stampa off-set destinati alla protezione interna e alla decorazione esterna di imballaggi metallici per alimenti e bevande.
“La strategia del Gruppo Metlac è centrata su prodotti ‘free by design’ – ha detto Fabio Demicheli, Sustainability specialist di Metlac – Si basa sui principi della riduzione degli impatti ambientali e sociali e del miglioramento delle performance economiche. Metlac Group ha sviluppato in questi anni il suo business con attenzione alla sostenibilità. Questo, con la riorganizzazione del suo modello organizzativo interno, perseguendo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile del programma 2030 delle Nazioni Unite. Il nostro Bilancio di sostenibilità evidenzia che le trasformazioni hanno portato ad un allineamento con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2030. Di recente, abbiamo ha investito in particolare su un nuovo impianto fotovoltaico. E, in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale, avviato un progetto di studio del ciclo di vita di prodotto”.
Storia di famiglia
La Sutter di Borghetto Borbera, azienda attiva da più di cinque generazioni, è specializzata nei prodotti per la pulizia e l’igiene degli ambienti domestici e professionali. L’esperienza della certificazione Ecolabel è stata illustrata da Fabrizio Lavezzato, Responsabile ricerca e sviluppo e vontrollo qualità dei processi. “Ecolabel è un percorso iniziato nel 2015 che coinvolge una amplissima linea di prodotti. Ma l’orientamento dell’azienda verso la sostenibilità è molto precedente. La sostenibilità è da sempre centrale in Sutter. Siamo partiti vent’anni fa, anche se il mercato non era ancora pronto. Il nostro obiettivo è lo sviluppo di prodotti performanti a basso impatto abientale. Abbiamo ottenuto la certificazione del marchio Ecolabel. Su questa base l’azienda ha trasformato le produzioni e i processi. La collaborazione con la filiera è un altro parametro necessario e importantissimo”. Sutter è impegnata anche sull’analisi del ciclo di vita del prodotto: “E’ premiante sul mercato”. E poi sugli obiettivi di calcolo dell’impronta climatica sui prodotti e di “sostenibilità circolare”. “La sostenibilità è diventata un approccio lavorativo interno e si rivela anche un vantaggio competitivo”.
Arrivano i manager?
Solvay è una multinazionale della chimica con 99 sedi industriali nel mondo e ha specificità produttive molto avanzate. Lo stabilimento di Spinetta Marengo sviluppa una chimica sofisticata. Polimeri speciali che trovano applicazione in ambiti complessi.
“La sostenibilità ci impegna quotidianamente – parole di Andrea Diotto, direttore del sito di Spinetta – Aderiamo al programma della nostra multinazionale “Solvay One Planet”. Riguarda le emissioni in atmosfera verso impatto zero. E anche gli obiettivi collegati alla strategia 2030 fissati dall’Ue, la riduzione del consumo di risorse idriche e il ciclo dei rifiuti. Ad Alessandria abbiamo investito molto in impianti innovativi: Osmosi Inversa e “carboni attivi”. Tecnologia e ricerca e innovazione permettono di raggiungere gli obiettvi della sostenibilità con risultati premianti. E sul ciclo di vita del prodotto abbiamo strutturato un sistema. Ci interroghiamo preventivamente sul profilo di sostenibilità del prodotto prima di produrlo. Gestiamo la ridefinzione continua dei prodotti orientati verso un positivo impatto ambientale”.
In conclusione è intervenuto anche Marco Piccolo, delegato di Confindustria Piemonte per la Sostenibilità e imprenditore del comparto della chimica: “I dati di Federchimica dicono che il settore chimico è tra i più “green”. Lo testimoniano anche le relazioni di oggi, con imprese orientate verso questo obiettivo”. Ribadendo l’importanza dei manager di sostenibilità nelle imprese.