Cingolani ad Alessandria: “Per riscrivere il futuro servono adeguati modelli di sviluppo”
Partecipato l'incontro organizzato da Comunicare l'informazione
ALESSANDRIA – Grande partecipazione di pubblico oggi pomeriggio – venerdì – per l’incontro con Roberto Cingolani, fisico, ex ministro del governo Draghi e attuale amministratore delegato di Leonardo, ospite dell’associazione Comunicare l’Informazione al centro congressi di Cultura e Sviluppo.
Intervistato dal direttore de Il Piccolo, Alberto Marello, si è parlato di transizione ecologica e di ricerca di nuove strategie di approvvigionamento energetico, con Cingolani che ha presentato il suo ultimo libro, ‘Riscrivere il futuro’.
Secondo il fisico la transizione ecologica è “un processo che richiede tempo, equilibrio, consapevolezza che non può seguire lo stesso percorso per tutti i Paesi e che conta diversi ‘nemici’: oltre ai negazionisti del cambiamento climatico, deve difendersi anche dagli ideologici della transizione, predicatori di interventi tanto risolutivi quanto irrealizzabili”.
Cingolani ha sottolineato come “il cambiamento debba essere abbastanza rapido da ridurre il riscaldamento globale entro la metà del secolo, ma anche sufficientemente lento da permettere di adeguare infrastrutture e modelli di sviluppo senza creare sconvolgimenti sociali. I principi base sono quelli dell’energy mix, della neutralità tecnologica e della relatività delle soluzioni”.
Buona la prima
L’incontro è stato organizzato dall’associazione Comunicare l’Informazione, una nuova realtà nata dall’incontro tra Michelangelo Tagliaferri (fondatore dell’Accademia di Comunicazione di Milano), Alessandro Massano (amministratore delegato del Gruppo Soged), Pier Domenico Garrone (de Il Comunicatore Italiano), Marina Feola (direttrice di Confapi Alessandria) e del ricercatore economico Giovanni Facco.
“Abbiamo invitato Cingolani – ha spiegato Tagliaferri – perché è l’esempio di come la ragione non possa cedere all’emozione, di cui però occorre tenere conto. Cingolani rappresenta la grande contraddizione nel rapporto tra sostenibilità, rigore e razionalità emotiva. Tutto questo ci porta poi a fare scelte non solo di ragionamento”.