Sanità, Botteon e Novelli: «Ecco la differenza tra noi e il Pd»
CASALE - Continua senza sosta la querelle sulla sanità locale e piemontese tra il Pd e gli esponenti casalesi di…
CASALE – Continua il botta e risposta sulla sanità locale e regionale a Casale tra il Pd e gli esponenti di Fratelli d’Italia Luca Novelli – assessore e coordinatore della sezione cittadina – e Fabio Botteon, capogruppo in consiglio comunale. Questi ultimi avevano spiegato «la differenza tra noi e il Pd» nell’ultima nota pubblica: ora la pronta replica del circolo dem.
Sanità, Botteon e Novelli: «Ecco la differenza tra noi e il Pd»
CASALE - Continua senza sosta la querelle sulla sanità locale e piemontese tra il Pd e gli esponenti casalesi di…
«’Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire’: dice l’antico proverbio. E vogliamo sperare che si tratti di finti ‘sordi’ piuttosto che di ‘non capaci’ di capire: sarebbe troppo serio e troppo grave!» si legge nella nota pubblica.
Continuano: «Perché, non si spiega altrimenti, l’insistere nel dare la colpa della malasanità regionale piemontese ai governi nazionali che si sono succeduti tra il 2013 ed il 2017 quando, come anche i sassi sanno, il centro destra che governava il Piemonte fu obbligato a sottoscrivere nel 2010 (governo Berlusconi vigente – DGR n. 1-415 del 2010) il piano di rientro dal baratro sanitario piemontese. Esso venne poi sanato solo nel marzo 2017 dalla Giunta regionale piemontese di centro sinistra presieduta da Chiamparino, con non pochi sacrifici per tutti, purtroppo.
Di cosa stiamo parlando, quindi? Invitiamo i ‘nostri’ a leggersi i rapporti del Ministero della Salute (www.salute.gov.it) dell’attuale governo Meloni (che non crediamo possa essere tacciato di essere di centrosinistra…) sul tema in discussione.
Chi conosce la materia, e non fa il sordo o peggio non sa di cosa sta parlando, sa benissimo infatti che la normativa regionale emanata dalla Giunta Chiamparino (la DGR 1/600 del 2015) per quanto dolorosa, fu indispensabile per risanare il ‘buco’ della sanità regionale provocato dal centro destra: tant’è che è tuttora vigente, nonostante siano passati ben 4 anni di governo regionale di destra e nonostante i roboanti annunci di Federico Riboldi che, nel 2016, mentre era all’opposizione e promuoveva fiaccolate e ‘sit-in’, annunciava un referendum per abolirla.
Che fine ha fatto l’annunciato referendum? Sono passati ben 6 anni e non ne abbiamo visto traccia. Si è forse perso tra il fumo della demagogia e dell’annuncite cronica? I fatti dimostrano che la Giunta Regionale di destra, di cui fate parte, non solo non ha modificato gli strumenti normativi a disposizione (come avevate promesso in campagna elettorale), nè indetto alcun referendum ma ancor peggio ha aumentato la mobilità passiva, ridotto le assunzioni, aumentato il peso dei privati nelle strutture pubbliche, ecc, ecc.
Solo ora, e grazie alla mobilitazione del Partito Democratico in tutto il Piemonte contro le Liste di Attesa (10mila firme raccolte) e la malasanità della destra, si sta annunciando qualche, timida, assunzione prevista nel 2024. Speriamo non si tratti anche in questo caso di sola annuncite!
A proposito di annuncite cronica, di fumo e di silenzio: che fine hanno fatto i ‘gesti eclatanti’ annunciati dal sindaco Riboldi nell’ottobre scorso (10 mesi or sono…) di fronte al declassamento di Urologia, poi drammaticamente avvenuto? Li stiamo aspettando con grande interesse, per il bene comune».