Coldiretti: "Con i cambiamenti climatici, a rischio la produzione di miele"
In aumento le importazioni dall’estero: nel 2022 sono cresciute del 12%
ALESSANDRIA – Le quotazioni di grano tenero sono crollate di oltre il 30%, prezzi mai visti prima. Valori che sono scesi ad appena 24 centesimi al chilo e che non coprono i costi di produzione, già altamente compromessi dagli aumenti evidenziati nella scorsa annata agraria.
Esasperata da prezzi sempre più bassi, Coldiretti Alessandria chiede azioni concrete a difesa del patrimonio cerealicolo italiano.
“Nel vivo della trebbiatura, iniziata proprio in questi giorni anche sul territorio alessandrino, vanno continuamente monitorati i prezzi al fine di evidenziare eventuali speculazioni. Anche in considerazione del fatto che parecchie aziende agricole stanno consegnando il cereale senza una reale garanzia di prezzo. Siamo di fronte ad una situazione insostenibile“, commenta il presidente di Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco.
Oggi, infatti, gli agricoltori devono vendere 5 chili di grano tenero per permettersi un caffè, ma ne servono ben 30 chili per acquistare una pagnotta di pane da un chilo, con un ricarico del 1450%.
Quali potrebbero essere le opportunità per riportare a quotazioni accettabili un comparto produttivo? “La strada vincente, in questo senso, sono i progetti di filiera. Sul grano, insieme al Consorzio Agrario del Nord Ovest, abbiamo lanciato il progetto di filiera Gran Piemonte, tramite il quale sono già stati seminati oltre 7mila ettari di prodotto sostenibile – aggiunge il direttore , Roberto Bianco – Obiettivo? Implementare la progettualità per essere sempre più autosufficienti e incrementare i quantitativi prodotti per poter garantire prezzi equi alle imprese. Tutelando sempre la biodiversità dei nostri territori”.
Coldiretti: "Con i cambiamenti climatici, a rischio la produzione di miele"
In aumento le importazioni dall’estero: nel 2022 sono cresciute del 12%
Le previsioni dell’annata cerealicola 2023 sul territorio alessandrino a livello qualitativo e quantitativo sono buone. La disponibilità del cereale è abbondante e i parametri relativi al peso specifico sono buoni. Non si riscontrano problemi di aflatossine, tossine tra le più cancerogene al mondo.
Al momento non è possibile stabilire quali potranno essere i risvolti tecnici ed economici del prodotto. Questo, perché legati a una estrema volatilità dei prezzi e, soprattutto, al rapporto tra domanda e offerta a livello nazionale. E di import dai Paesi extracomunitari che sono forti produttori nel comparto cerealicolo.