Fondazione Cra, oltre 5 milioni erogati nel 2022. E quest’anno ne sono disponibili quasi altrettanti
Presentato il Bilancio di missione dell'ente guidato da Luciano Mariano
Il presidente Luciano Mariano lo definisce «perfino imbarazzante». Il responsabile della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria sta per presentare il Bilancio di missione 2022 dell’ente, che lo scorso anno ha erogato sul territorio oltre 5 milioni di euro. Per l’esattezza 5.140.000: «Un risultato mai sfiorato in precedenza – sottolinea Mariano – che è stato possibile grazie al contenimento dei costi». La stessa politica (tra le scelte della Fondazione Cra anche la sensibile diminuzione della pianta organica) che ha portato a mettere a disposizione, grazie agli accantonamenti, per l’anno in corso (dove nei primi mesi le erogazioni sono state 258), una cifra appena di poco inferiore: 4.800.000 euro.
Tornando al 2022, i dati resi noti questa mattina nella sala del Broletto di Palatium Vetus parlano di 2.985.876 euro per progetti propri e 2.154.124 per progetti di terzi. Il 91.73% dei fondi sono stati riservati ad arte, volontariato, sviluppo locale, educazione e protezione ambientale e l’8.27 ai settori ammessi della ricerca scientifica, salute, assistenza agli anziani e protezione civile. E ancora: il 78.6% delle erogazioni è andato a favore di soggetti pubblici e il 21.94 a categorie private. Da sottolineare come una quota rilevante (1.306.380 euro) sia stata destinata a cinque bandi emessi nel corso dell’anno: ‘Nessuno escluso’ (30.62%), ‘Storia e Memoria’ (26.79), ‘Musica e Dintorni (19.10), ‘Terre belle’ (14.01, emesso nel 2022) e ‘Futura’ (9.48). Complessivamente sono state presentate 186 domande, di cui 116 accolte.
Da parte dell’ente, viene ribadito come questa cifre sono di fatto la conferma «che la Fondazione è solida, efficiente e siamo pronti – aggiunge il presidente Mariano – ad affrontare l’anno che ci attende coniugando, come sempre, interventi tradizionali e azioni innovative, lavorando con progetti volti a rafforzare la coesione sociale, la cultura del rispetto dell’altro, a combattere pregiudizi e discriminazioni. Sempre al fianco dei più deboli ma, nel contempo, anche a supporto delle tante eccellenze individuali che il nostro territorio presenta. Non vogliamo essere soltanto ente erogatore, ma anche attore non protagonista della vita del nostro territorio».
Dopo la presentazione dei dati, il dibattito con la partecipazione di sindaci, assessori, presidenti di enti a associazioni dal quale emerge, parlando di Università, un tema che potrebbe essere spunto per dare vita a un percorso che interessa in particolare il capoluogo. Con Luciano Mariano che “lancia il sasso” proponendo una riunione sullo stato degli studentati ad Alessandria: «Ci vorrebbe un coordinamento – è l’osservazione – e la conoscenza delle varie iniziative». E con il dottor Antonio Maconi (Fondazione Solidal) che pone l’accento sul rapporto tra Ateneo e Azienda ospedaliera. Dall’aumento degli studenti di Medicina ai mille giovani che ogni giorno varcano la soglia del nosocomio per formarsi professionalmente. Per concludere «sull’incidenza che tutto questo può avere sul Pil».
