La Mille Miglia ad Alessandria: un tuffo nella nostalgia dei tempi d’oro dell’automobilismo
La Mille Miglia, una delle gare automobilistiche più prestigiose e affascinanti al mondo, è molto più di una semplice corsa. È un'esperienza unica che trasmette emozioni intense e suscita una passione travolgente negli ...
La Mille Miglia, una delle gare automobilistiche più prestigiose e affascinanti al mondo, è molto più di una semplice corsa. È un’esperienza unica che trasmette emozioni intense e suscita una passione travolgente negli appassionati di auto d’epoca e nella comunità che abbraccia questo evento straordinario.
La Mille Miglia è famosa per il suo percorso suggestivo che attraversa le bellezze panoramiche dell’Italia. Il pilota e il co-pilota si immergono in un viaggio indimenticabile, attraversando città storiche, borghi pittoreschi e strade panoramiche mozzafiato. Ogni curva e ogni rettilineo offrono un’esperienza di guida unica, mettendo alla prova abilità e concentrazione. Ma non è solo questo: è molto di più di una gara automobilistica. È un’esperienza che coinvolge le intere comunità. Durante tutto il percorso, le strade sono affollate di spettatori che sostengono i piloti con applausi e incitamenti. Le piazze si trasformano in arene di festa, con musica, balli e cibo che riempiono l’aria di un’atmosfera festosa.
Alessandria ha ospitato dopo 75 anni nuovamente la corsa. E chi era in strada ad ammirare le auto d’epoca che lasciavano senza fiato da tanta bellezza, era come se quel viaggio e quelle emozioni le avesse compiute con i piloti e co-piloti che arrivavano in Piazza Garibaldi, in un pomeriggio infuocato da un sole degno del mese di agosto.
Un bellissimo manifesto in piazza Garibaldi ricordava quel giorno di 75 anni fa quando la Mille Miglia aveva fatto tappa in città. Una foto in bianco e nero seppiata, che emanava un sapore vintage, e che, come tutte le cose del passato, affascina e crea una sorta di nostalgia per non aver vissuto quei giorni. Venerdì, invece, è stato un tripudio di colori, ma i protagonisti erano gli stessi di allora, dalle macchine ai loro abbigliamenti d’epoca, dal pubblico festante e attento, a coloro che sponsorizzavano la corsa: Borsalino e Paglieri, due orgogli della città, avevano i loro veicoli d’epoca per sostenere la corsa e si combinavano perfettamente con le Bugatti e le Aston Martin d’epoca che sfrecciavano davanti agli occhi delle persone.
Alessandria venerdì si è sentita parte di qualcosa di più grande, si è sentita fuori dal provincialismo che spesso regna tra i suoi cittadini, unendo la passione per le auto d’epoca con la gioia di condividere quest’esperienza con migliaia di persone unite dalla stessa passione, Alessandria si è sentita “una città importante”, come è giusto che sia. Non un luogo di passaggio, ma un posto dove arrivare, sostare e poi partire.
Notavo, mentre scattavo foto a una velocità che metteva a dura prova la mia fedele Nikon, che l’attesa delle macchine imminenti aumentava l’emozione, non solo in me, ma anche nel pubblico presente. Ci si sentiva pieni di adrenalina, consapevoli dell’importanza di godersi ogni istante di questa incredibile avventura.
Mentre le macchine sfrecciavano, l’odore di benzina invadeva le mie narici e il sole brillava così intensamente che era necessario proteggersi per evitare colpi di sole. Nonostante ciò, non smettevo di concentrarmi sul mio obiettivo principale: scattare fotografie. Osservavo con attenzione lo sguardo di ammirazione negli occhi delle persone, il quale costantemente mi ricordava perché la Mille Miglia è considerata un’icona nel mondo dei motori. La passione e la determinazione di ogni pilota si riflettevano nel loro impegno fino all’ultimo chilometro.
Piloti e macchine provenienti da ogni angolo del mondo si davano battaglia: inglesi, francesi, americani, australiani, belgi e, naturalmente, un gran numero di piloti italiani. Sono convinto che un’infinità di bambini custodirà a lungo nel proprio cuore queste emozioni, che diventeranno il soggetto delle loro vivaci conversazioni con gli amici e delle appassionate discussioni in famiglia per molto tempo a venire. E questa certezza mi appartiene, anche se ormai non più un fanciullo.
L’anno prossimo, Alessandria avrà l’onore di ospitare il Tour de France e già immagino che la prossima giornata simile a quella di oggi sarà esattamente tra 13 mesi. Non c’è nulla che possa eguagliare o superare ciò di cui siamo stati testimoni oggi, se non forse il Tour de France stesso.