Bambina di 9 anni soccorsa in piscina per un principio di annegamento
I fatti sono accaduti domenica, in una abitazione privata
E’ accaduto domenica scorsa in una piscina privata. Ricostruiti i fatti, la piccola ora è fuori pericolo
TERRUGGIA – Era già in fondo alla piscina, e il suo cuore non batteva più. Sono tre le persone che hanno salvato la bambina di 9 anni dalla morte per annegamento: due mamme e un papà che domenica scorsa (11 giugno) erano alla festa in una piscina privata.
Questa è la storia di un salvataggio in extremis: una volta recuperata la piccola, infatti, due delle mamme presenti le hanno praticato il massaggio cardiaco, mentre un altro genitore, col brevetto di bagnino, ha iniziato la respirazione bocca a bocca in attesa dei soccorsi.
Bambina di 9 anni soccorsa in piscina per un principio di annegamento
I fatti sono accaduti domenica, in una abitazione privata
Quei lunghissimi minuti in emergenza, praticati tra lo choc dei presenti e dei genitori della bambina sono stati fondamentali per la sua salvezza. Oggi è fuori pericolo.
E’ passata una settimana da quell’incidente, e, fortunatamente, la bambina sta meglio. Dopo i primi giorni trascorsi nel reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale Infantile di Alessandria in prognosi riservata, i medici hanno sciolto il pericolo e l’hanno giudicata guaribile in venti giorni.
Mercoledì scorso, avvertiti dal posto di Polizia dell’ospedale (nessun altro, nell’immediatezza, aveva comunicato l’accaduto ai militari), sono intervenuti anche i Carabinieri della Compagnia di Casale con il loro capitano, Valerio Azzone, che hanno ricostruito i fatti e avvisato l’autorità giudiziaria.
Si sarebbe trattato di un episodio senza responsabilità di alcuno, ma che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia se quei tre genitori non avessero avuto la prontezza e la lucidità per praticare le manovre di rianimazione.
In piscina era in corso una festa con diversi bambini. La piccola era in acqua quando, probabilmente a causa di una congestione, ha perso i sensi adagiandosi sul fondo. I gonfiabili hanno oscurato la visuale ai genitori che erano presenti a bordo vasca.
Sono stati i ragazzini a lanciare l’allarme. A quel punto alcuni adulti si sono gettati in acqua e hanno recuperato la bambina, iniziando poi le manovre di soccorso perché il suo cuore si era fermato.
Una ventina di minuti durante i quali è stata determinante l’azione di quelle due mamme e di quel papà: massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca hanno salvato la vita alla piccola.
Sul posto sono poi intervenuti i sanitari del 118 con ambulanza ed elisoccorso: la bambina è stata trasportata in ospedale in codice rosso, in stato di incoscienza.
Fortunatamente, nelle ore successive il ricovero le sue condizioni sono migliorate.