L’Anpi contro Riboldi: «Mortificante l’assenza di celebrazioni il 2 giugno»
Duro intervento all'indirizzo del primo cittadino
CASALE – L’Anpi di Casale critica il sindaco Federico Riboldi. Il tema è quello delle celebrazioni per la Festa della Repubblica del 2 giugno scorso. Di seguito la lettera inviatagli in forma integrale.
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Gentile Sig. Sindaco,
Le scriviamo perché siamo rimasti stupiti e rammaricati del fatto che nella nostra città non ci sia stata alcuna celebrazione in occasione del giorno della Festa della Repubblica italiana.
Eppure il 2 giugno è una giornata fondamentale per la storia del nostro Paese che, proprio in quella data nel 1946, con un referendum popolare a cui, ci piace ricordarlo, per la prima volta anche le donne hanno partecipato al voto, ha scelto di voler vivere in uno Stato repubblicano e non sotto la monarchia, quella stessa monarchia che, con la fuga vergognosa di Re Vittorio Emanuele III, aveva abbandonato il Paese, gettandolo nella confusione e senza direzione. Fu la Resistenza a riscattare l’Italia dalle pagine buie scritte con la violenza dai fascisti e con la codardia dalla monarchia.
Sentiamo ripetere continuamente parole come “patriota” e “patriottismo” eppure non si sente il bisogno di celebrare la Festa della Repubblica che intende ricordare la nascita di una nuova Italia, antifascista, repubblicana e democratica. Ed è su questi tre pilastri che regge l’idea di “Patria” per la quale i partigiani e le partigiane hanno combattuto con successo la lotta di Resistenza.
Per tutte queste ragioni ci appare mortificante per la città che Lei e la sua Amministrazione non abbiate ritenuto doveroso celebrare a Casale una data così importante.