Premio Strega, Griffi sfiora il colpo
L'autore nato ad Alessandria è fuori dalla cinquina del prestigioso concorso
ALESSANDRIA – Non ce l’ha fatta Gian Marco Griffi, ma il suo resta comunque un risultato di grande prestigio. Nei dodici semifinalisti del Premio Strega con il suo “Ferrovie del Messico” non è riuscito a entrare nella cinquina dei finalisti, definita ieri.
Griffi, nato ad Alessandria ma residente ad Asti, è il direttore del Golf club Margara di Fubine. “Sono uno scrittore del lunedì” ha detto, spiegando che si dedica alla letteratura nel giorno di chiusura del circolo sportivo. “Ferrovie del Messico“, edito da Laurana, ha avuto non solo un boom di vendite, ma anche straordinari riscontri da parte delle critica.
Che fosse un po’ complicato entrare nei cinque che si contenderanno il principale premio letterario nazionale si sapeva; resta la soddisfazione, per Griffi, per avere acquisito indubbia popolarità, grazie a un’opera decisamente ben riuscita.
In finale sono approdate ben 4 donne, due delle quali hanno avuto un exploit in fatto di voti: Rosella Postorino e Ada d’Adamo, con “Mi limitavo ad amare te” (Feltrinelli) e “Come d’aria” (Elliot), che hanno ricevuto rispettivamente 217 e 199 preferenze. Gli altri tre titoli in finale sono: “Dove non mi hai portata” (Einaudi) di Maria Grazia Calandrone (183 voti, 34 in meno della prima in lista); “La traversata notturna” (La nave di Teseo) di Andrea Canobbio (175 voti) e “Rubare la notte” (Mondadori) di Romana Petri (167 voti).