Omar, separazione conflittuale e accuse di maltrattamenti
Il passato torna a bussare alla porta? Parla il suo difensore: accuse infondate e calunniose
ALESSANDRIA – Omar Favaro è travolto da una nuova bufera giudiziaria che troverebbe alimento dalla separazione giudiziale con la ex moglie.
Parallelamente alla causa di affidamento della figlioletta, infatti, viaggia un’indagine della Procura di Ivrea su presunti maltrattamenti e violenze sessuali riferita agli inquirenti dalla donna che, da tempo, non vive più sotto lo stesso tetto di Omar.
Accuse pesanti che hanno portato la Procura a chiedere una misura cautelare contro Favaro, ovvero il divieto di avvicinamento alla ex e alla figlia, che il Gip ha però respinto. Ma i Pm insistono e hanno impugnato l’ordinanza davanti al Tribunale della Libertà. L’udienza non c’è ancora stata. Ed è proprio in questa fase che Omar e il suo difensore, avvocato Lorenzo Repetti (del foro di Alessandria) l, sono venuti a conoscenza per la prima volta del procedimento penale.
Separazione tormentata
La separazione tra Omar e la moglie risale all’inizio del 2022, alcuni mesi dopo la decisione di lei di andare a vivere altrove, mentre la bambina rimane col papà. E’ l’inizio di una causa giudiziale di separazione in cui la conflittualità è accesa ed entrambi chiedono l’affidamento della loro figlia.
Inizialmente, il Tribunale affida la minore al padre, siamo nell’aprile 2022. Dopo qualche mese, per motivi su cui si sta ancora dibattendo, i giudici decidono di affidare temporaneamente la piccola alla mamma, disponendo però (nell’estate 2022) una consulenza tecnica d’ufficio per accertare le capacità genitoriali di entrambi.
La Ctu viene depositata nel febbraio 2023 e sottolinea come entrambi l’abbiano: non è quindi possibile, spiegano gli esperti, pensare a un affidamento esclusivo ad alcuno dei due genitori al momento, in quanto si ritiene che nessuno sia patogeno per la minore “anche se andrà approfondito il rapporto con la madre, che al momento sembra più problematico”.
Un mese dopo, quindi nel marzo 2023, la donna viene sentita nuovamente dagli inquirenti e racconta ancora la sua verità sul vissuto con l’ex marito, riferendo per la prima volta situazioni taciute in precedenza.
Omar, tramite il suo difensore, respinge le accuse perché infondate, calunniose e utilizzate ad arte per avere una posizione di vantaggio nell’ambito di una tormenta causa giudiziale per l’affidamento della minore.
Il passato torna a bussare alla sua porta? A maggior ragione se riferito al contesto familiare, però, non c’entra nulla, sottolinea il suo difensore.
Omar e Erika De Nardo hanno scontato la loro pena dopo il massacro di Novi in cui morirono Giusy Cassini e suo figlio (madre e fratello di lei).