“Ti perseguiterò fino alla morte”: choc e paura tra i banchi delle elementari
Un genitore costretto a chiedere un intervento, ma la situazione cambia poco. Parla anche il preside
VALENZA – Biglietti anonimi infilati nello zaino e scritti con l’obiettivo di terrorizzare il destinatario: “Non finisce qui, ti perseguiterò fino alla morte… Noi stalker ti perseguitiamo…”.
Non è l’azione di balordi o ragazzi con la predisposizione conclamata ad oltrepassare la linea della Legge. I protagonisti di questi fatti sono bambini. Delle elementari.
È accaduto alla “7 Fratelli Cervi”, di Valenza. È stato il papà di chi era finito nel mirino ad accorgersi che qualcosa non andava, di biglietti gettati nel cestino dell’immondizia e fatti a pezzettini piccolissimi, di quell’umore teso che non lasciava presagire nulla di buono. Così è intervenuto, ma la situazione è cambiata poco.
La vicenda non è rimasta tra le mura della struttura di via Demichelis. L’abbiamo approfondita sentendo anche il dirigente scolastico reggente, Roberto Grenna che ha spiegato di aver fatto tutto il possibile, compreso l’invio di una lettera a tutti i genitori: “La scuola ha fatto tutto ciò che era in suo potere per Legge”.
Non la pensa così la famiglia vittima di queste azioni, perché la paura che possa succedere qualcosa di peggio è tanta: “ Com’è possibile che tutto sia permesso?”. E chi ha subito questa situazione ha dovuto cambiare classe, nonostante ciò deve andare in bagno con la scorta della maestra.
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