Una meravigliosa scoperta a Terzo
Molte volte nelle nostre uscite verso l’Alto Monferrato e la Langa astigiana, ci capita di passare con la nostra auto sotto Terzo. La si vede arroccata su quello che fino a prima della mia visita credevo un calanco. Ci ha sempre incuriosito il ...
Molte volte nelle nostre uscite verso l’Alto Monferrato e la Langa astigiana, ci capita di passare con la nostra auto sotto Terzo. La si vede arroccata su quello che fino a prima della mia visita credevo un calanco. Ci ha sempre incuriosito il paese svettante in alto. Recentemente scopriamo in rete del loro progetto Terzo Flower Trails e decidiamo di organizzare un’escursione sul percorso dei Galli. Contattiamo l’Amministrazione Comunale per presentarci e subito ci accolgono meravigliosamente, mettendoci a disposizione Marco Malusà che ci guiderà per il percorso.
In prima battuta ci sembra addirittura eccessivo, siamo guide escursionistiche e raccogliendo un po’ di informazioni sapremo come comportarci sul sentiero.
Appuntamento alla Porta dei Sapori per incontrarci con Marco e con l’Assessore al Turismo per una presentazione dell’Amministrazione e dei nostri escursionisti, per poi iniziare la nostra camminata. Dalla Porta dei Sapori ci spostiamo con i nostri mezzi su in Paese, vicino alla Chiesa che ammiriamo dal basso e subito ci coglie uno spettacolo interessante.
Per chi non conosce Terzo, è un piccolo comune del Piemonte, situato nella provincia di Alessandria, sulla riva sinistra del fiume Bormida. Il suo nome deriva dal fatto che si trova a tre miglia romane da Acqui Terme, antica città termale fondata dai Romani. Ha una storia antica e ricca di fascino, che risale all’epoca neolitica e romana, quando era una stazione lungo la via Aemilia Scauri. Nel Medioevo fu feudo dei Malaspina, che costruirono il castello e la torre che domina il paesaggio.
Marco ci accoglie meravigliosamente bene, dandoci alcune notizie storiche di interesse, ma la scoperta arriva quando volgendo lo sguardo verso la parete chiedo a Marco la conferma che quello sia un calanco. Li si apre un mondo; Marco è un docente di geologia dell’Università Bicocca e ci illumina sulla geologia di Terzo. Innanzitutto, scoperta sconvolgente, Terzo è collocata su un cuscinetto di materia magmatica (mi perdonerà Marco se legge il mio articolo per le imprecisioni dei termini geologici ma sono una guida escursionistica nei weekend ed un commercialista nei giorni feriali) che innalza il terreno sul quale è posizionata Terzo alla velocità di 0,25 millimetri/annui. Se consideriamo che il Monte Bianco sale alla velocità di 0,4 millimetri/annui l’ascensore che innalza Terzo viaggia velocemente.
Quindi, quelli che si vedono dalla strada non sono calanchi ma il piano strada dell’epoca neolitica che si è innalzato. Già questo basterebbe tutta l’escursione, ma è solo l’inizio. Per tutto il percorso Marco di illustra le varie formazioni rocciose che delimitano i vari strati del paesaggio e la loro conformazione. Questa grande varietà di rocce e formazioni geologiche, testimoniano la storia geologica dell’Appennino Ligure-Piemontese. Tra le rocce più interessanti, si possono citare le ofioliti, rocce magmatiche e metamorfiche derivanti dall’antico fondale oceanico, che affiorano in diversi punti del Comune di Terzo. Queste rocce sono state portate in superficie dal processo di subduzione della placca africana sotto quella europea, che ha dato origine alla catena appenninica. Altre rocce presenti sono le arenarie, le argilliti e i calcari, che si sono depositati in ambienti marini o continentali nel corso dei milioni di anni.
Accompagnandoci in cammino, Marco ci illustra il progetto Terzo Flower Trails, come petali di fori che partono dalla Torre. Se andate sul sito del Comune troverete anche una guida molto dettagliata e tradotta anche in inglese, si perché l’ha ideata Marco. Vi riporto la descrizione del progetto: “Tutti gli itinerari Terzo Flower Trails partono dalla piazza di fronte alla Chiesa Parrocchiale di Terzo, ben visibile nel paesaggio a fianco della Torre Medioevale, oppure dalla Porta dei Gus, ubicata ai piedi del paese presso la rotatoria sulla SP30. Entrambi i punti sono raggiungibili anche in treno, grazie alla stazione di Terzo-Montabone lungo la linea ferroviaria Alessandria – Acqui Terme – Savona. È quindi possibile, ad esempio, raggiungere Terzo da Bistagno in treno per poi fare ritorno a Bistagno a piedi lungo gli itinerari proposti, oppure raggiungere Terzo da Acqui Terme attraverso i percorsi descritti e fare quindi ritorno in treno ad Acqui Terme.”
Come vedete, l’accoglienza parte anche da queste cose. Evidenziare come poter raggiungere il luogo e come percorrere. I sentieri dispongono tutti di una dettagliata scheda e vi riporto la descrizione del Percorso dei Galli.
“Percorso panoramico ad anello lungo circa 10 km che si snoda nel settore occidentale del territorio comunale di Terzo, sui crinali alla testata del Rio dei Galli e intorno ai Piani dei Cavalleri, per un dislivello totale di 370 m. L’itinerario utilizza prevalentemente strade asfaltate secondarie (31%) e strade sterrate e sentieri (53%), ed è percorribile esclusivamente a piedi, preferibilmente in senso orario. Sono necessari gli scarponcini da trekking per la presenza di alcuni tratti ripidi su sterrato (pendenza massima 26.6% in salita, 34.7% in discesa), utili soprattutto in presenza di fango.”
Marco nel mentre ci spiega anche le varie tipologie botaniche presenti sul sentiero dall’albero della manna, alle orchidee, mandorle ginestre. La bellezza di questo sentiero che si snoda su una vecchia strada del 1700 circa, è che è stata studiata in maniera per poter osservare tutto quello che il territorio offre: geologia, botanica, natura, paesaggio, storia.
Queste sono le esperienze che mi piace far conoscere: la cura dei territori, la passione di far conoscere le unicità, il lavoro costante di persone preparate che con passione e dedizione si applicano per far conoscere. Un grazie ad una Amministrazione lungimirante che non si limita ad infrastrutturare e resta in attesa di farsi conoscere, ma di una Amministrazione che dopo aver progettato, segue lo sviluppo del proprio progetto e fa sì che l’accoglienza sia indimenticabile.
Un grazie particolare a Marco che ci ha seguito per tutto il percorso, che mi ha fatto da scuola per quando lui non potrà esserci e chiudo questo blog con una promessa: Terzo ha quindici (ben 15) sentieri tabellati e strutturati come questi. Un peccato non conoscerli tutti. Ritorneremo più volte in questo paesino che ci ha accolto a braccia aperte.