I Nomadi a Tortona nella serata per Albertelli
Ricordato il grande autore. Oltre duemila persone, il ricavato alla Lega tumori
TORTONA – Duemila biglietti venduti in prevendita, ma molti altri spettatori si sono aggiunti all’ultimo. Ha avuto grande successo il concerto di ieri sera, a Tortona (zona Oasi), dei Nomadi, “il secondo gruppo più longevo del mondo, perché prima ci sono i Rolling Stones”, come ha detto il leader Beppe Carletti, che festeggia i 60 anni di palco.
Due ore di musica, cominciate dopo un siparietto di Enzo Iacchetti, che ha ricevuto, al pari dei Nomadi, un premio dedicato a Luigi Albertelli, compianto musicista e compositore. Prima del concerto, anche l’apprezzatissima esibizione del coro diretto da Enzo Consogno, supportato da una eccellente band e dalla voce di Emanuele Semino.
“Scusate il ritardo”
Poi i Nomadi, appunto. Due ore di canzoni (“spiace che abbiamo iniziato tardi” hanno detto più volte), qualche brano dal nuovo album, ma soprattutto i grandi classici, da “Noi non ci saremo” ad “Auschwitz”, per arrivare al consueto trittico finale “Canzone per un’amica”, “Dio è morto” e “Io vagabondo”.
Bilancio: ottima musica, pensieri per la Romagna alle prese con l’alluvione, ottimo incasso per la Lilt (che ha la sezione provinciale e una delegazione in città) da devolvere, soprattutto, alla prevenzione contro i tumori. Un plauso anche a Tortona, infine, che ha risposto bene alla vigilia del grande weekend gastronomico (da oggi a domenica).