Il Governo ha esteso la soglia di benefit esenti da contribuzione e tassazione, per l’anno 2023, così da dare un segnale contro l’aumento del potere d’acquisto e per offrire un supporto economico per la quotidianità delle famiglie. I vantaggi non sono solo per i lavoratori, ma anche per i datori di lavoro non solo per il trattamento
fiscale e contributivo agevolato: servono a migliorare le condizioni professionali e relazionali con l’azienda.
Sulla scia di quanto fu già previsto lo scorso anno, l’articolo 40 del DL 48/2023 (Decreto Lavoro) ha esteso anche per il 2023 la soglia di benefit esenti da tassazione e contribuzione, fissata a regime in 258 € annui, fino a € 3.000.
Bisogna però sapere a chi sono destinati e a chi spetta l’aumento della soglia, così da non incappare in false speranze o brutte sorprese.
Danilo Conte dello Studio Ivaldi e Associati srl spiega cosa cambia, in attesa della pubblicazione dell’apposita circolare dell’Agenzia delle Entrate, necessaria per la completa e corretta gestione di questa facilitazione.
Erogazione autonoma. Il datore di lavoro può decidere se concedere buoni o meno, non sono obbligatori. Come viene concesso? L’importo può essere corrisposto mediante erogazione di buoni di varia natura (benzina, spesa, acquisto, ecc.) o
mediante il rimborso ai lavoratori di bollette per le utenze domestiche di luce, gas e acqua.
I bonus sono per tutti? I fringe benefit possono essere corrisposti anche ad personam, ma non tutti i dipendenti possono beneficiare della estensione, a differenza dell’anno passato. Solo i lavoratori (probabilmente sia dipendenti che collaboratori o amministratori) con figli potenzialmente a carico dal punto di vista fiscale.
Chi non ha i requisiti? Per i lavoratori che non rispettano questo requisito, la soglia di esenzione dei benefit rimane a € 258 annui e non è prevista la possibilità del rimborso delle bollette per le utenze domestiche, neanche rimanendo all’interno di tale soglia.
Questa disposizione impatterà anche sulla contribuzione e sulla tassazione dei fringe benefit (auto, telefono, abitazione, ecc.) concessi in uso ai lavoratori, in quanto ricompresi tra i benefit interessati dalla norma. Per ulteriori informazioni e per conoscere tutte le possibili agevolazioni è sempre meglio affidarsi a professionisti preparati ed aggiornati.
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