Addio a Paola Lucarno, insegnante all'Iss Eco
Aveva 55 anni. Rosario domani e funerale lunedì a San Giuseppe Artigiano
Alla parrocchia di San Giuseppe Artigiano si è svolto il funerale della professoressa alessandrina
ALESSANDRIA – «Voglio tornare a scuola»: diceva così, una settimana fa, Paola Stella Lucarno, quando ancora era all’ospedale prima dell’ultimo, fatale, peggioramento. «Quando ancora c’era speranza», si diceva oggi al suo funerale alla parrocchia San Giuseppe Artigiano, al quartiere Cristo.
«Queste sue parole sono il segno del suo intimo amore per la vita, della sua dedizione totalizzante – ha detto don Mauro nell’omelia – Paola Stella era qui ogni domenica mattina, alle 8,30: il suo senso di servizio emergeva in ogni gesto, dal volontariato nella Croce Rossa alle lezioni di italiano per stranieri. Ma la speranza non è finita, se noi sappiamo farci testimoni di come nostra sorella ha saputo condurre la sua breve ma intensissima esistenza».
Addio a Paola Lucarno, insegnante all'Iss Eco
Aveva 55 anni. Rosario domani e funerale lunedì a San Giuseppe Artigiano
«Seguire imperativi categorici e mettere il bene del prossimo al primo posto erano le sue cifre – ha continuato l’ex sindaco di Alessandria Rita Rossa, che con Paola condivideva un’amicizia che risale ai banchi del liceo – Questa sua vita all’insegna del dono di sé era di ispirazione per chiunque le stesse accanto».
Non scontata, anche la presenza dell’orchestra del liceo musicale dell’Istituto Eco, che ha accompagnato il dolore di chi ha partecipato alla celebrazione con note delicate e solenni. Presenti anche altre classi, tra cui delle prime: pur avendo conosciuto la ‘Professoressa Lucarno’ solo per pochi mesi, erano a lei profondamente legate da un rapporto di sincero affetto. A ricordarla nei panni di insegnante anche numerosi ex alunni, tra cui la classe 5BC del liceo classico, che Paola aveva accompagnato fino alla maturità dello scorso anno: «Grazie – hanno detto – perché le parole che ha scritto sulle lavagne delle nostre vite non potranno mai essere cancellate».
A piangerla, anche ex allievi ormai grandi: qualcuno si era diplomato con lei nel 2008, qualcun altro già insegnava nella sua stessa scuola. Tra questi Matteo Zaccaro, che le ha scritto, insieme alla sua vecchia classe, un pensiero speciale: «La vera lezione, quell’humanitas che la voce della letteratura tramanda da secoli, l’hai insegnata a tutti nella parola giusta detta al momento giusto, nei post-it gialli e nei messaggi del buongiorno, nel caffè al mattino e nel dolce saluto all’ultima campanella. In ognuno di questi gesti, di questi pensieri, chi ti ha conosciuto ritroverà sempre la presenza umana, vera, affinata certo dalla mai ostentata e profonda cultura, ma propria solo, come dote naturale, di poche anime sensibili. Se insegnare significa lasciare un segno, allora, Paola, la tua missione è compiuta, la tua Itaca raggiunta: tutti noi ne siamo testimonianza».
A nome di tutta la comunità scolastica, il dirigente dell’Iss Roberto Grenna ha ricordato Paola come «una persona di una gentilezza, di un garbo e di un’umiltà come ce ne sono poche al mondo. Aveva un amore per la cultura, per il suo lavoro e per i ragazzi davvero singolare. È stata una persona da prendere d’esempio: se ognuno di noi avesse anche solo una briciola delle sue qualità, il mondo sarebbe un posto migliore».
Significative sono state le parole della professoressa Paola Massucco: «Non voglio parlare di lei come insegnante, ma di quale amica fosse. Siamo diventate amiche lentamente, ma poi lo siamo rimaste per sempre. Nelle sventure che mi sono capitate, lei è sempre stata una presenza non invadente ma sicura, tanto che partecipava emotivamente ai pericoli miei e di tutti coloro ai quali teneva, con utili consigli e un vero supporto, ancora prima che le si chiedesse aiuto. Ma ciò che la rendeva una vera amica era il fatto di saper essere felice per la mia felicità o per la mia fortuna, sinceramente felice e mai invidiosa. Ci tenevano il posto a vicenda, per essere vicine, nei Collegi docenti. Sarò sola il prossimo mercoledì».
Leonardo Macrobio ha ricordato il rapporto che condivideva con Paola non solo come quello intercorre tra due semplici colleghi: «L’amicizia che ho e che abbiamo avuto con Paola non è stata unilaterale. È stato un dono per lei, che ora siamo qui a ricordare. Ma lo è stato anche e soprattutto per noi. È perché il Signore ci ha insigniti di questo regalo che possiamo parlare di questa amicizia al presente, e che potremo farlo per sempre».
L’ultima parola di commiato è stata quella della famiglia: «Paola, sorella dolcissima – ha pronunciato uno dei suoi due cari fratelli, in chiusura al funerale – Ci hai sempre saputo donare un amore immenso. Da oggi saremo noi a prenderci cura di mamma Pia. Tu, però, promettici che veglierai sempre su di noi. In questi giorni in tantissimi ti hanno dedicato parole di affetto: che questo vivido ricordo sia la forza, per noi, per andare avanti».
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Paola Stella Lucarno