Case popolari, aumentano i canoni di locazione
I sindacati degli inquilini: “Decisione ingiusta e non concordata. Chiediamo il blocco dei rincari”
ALESSANDRIA- Anche ad Alessandria, “gli assegnatari Atc hanno ricevuto comunicazione dell’aumento del canone di locazione dovuto a seguito dei lavori di ristrutturazione realizzati con il bonus 110% e/o altre importanti agevolazioni fiscali per la riqualificazione del patrimonio pubblico”, affermano Roberto Masini del Sunia/Cgil, Gian Paolo Demartini del Sicet/Cisl e Arturo Toson dell’Uniat/Uil.
“Gli aumenti, disciplinati dalla legge regionale 3/2010, sono stati inseriti in bolletta senza un confronto preventivo con noi”, lamentano i sindacati degli inquilini che, unitariamente, reclamano il blocco dell’aumento quando le ristrutturazioni sono frutto di detrazioni fiscali così importanti come il bonus 110%.
“Le motivazioni che ci spingono a chiedere questa esenzione sono legate al fatto che le ristrutturazioni, di fatto, non hanno comportato costi all’ente e che gli interventi sono stati eseguiti proprio per il miglioramento della qualità abitativa degli immobili e, nella prospettiva, per ottenere un risparmio sulle spese del riscaldamento. Crediamo non sia ammissibile che il ricorso a lavori di manutenzione, peraltro sollecitati più volte nel corso degli anni/decenni dalle organizzazioni sindacali degli inquilini, diventino ora un pretesto per aumentare i canoni agli assegnatari delle case popolari – concludono – Le famiglie in affitto che non arrivano a fine mese, la morosità (sia pubblica che privata) e gli sfratti che crescono costantemente dipingono uno scenario spaventoso, mentre lo Stato detiene un patrimonio immobiliare inutilizzato che potrebbe essere destinato ad un grande piano di edilizia residenziale pubblica”.
Le tre sigle sindacali degli inquilini Sunia/Cgil, Sicet/Cisl e Uniat/Uil regionali, anche su invito delle organizzazioni sindacali territoriali, hanno già inviato una lettera al presidente della Regione Piemonte Cirio, all’assessore alle politiche della famiglia Chiara Caucino e ai presidenti delle Atc di tutto il Piemonte per sottoporre il problema ed esprimere contrarietà a questi aumenti.