Benedetto: “Io per la parte finanziaria, Pedretti per quella sportiva”
ALESSANDRIA – “Io mi occuperò della parte finanziaria, lo faccio da 22 anni (che in una dichiarazione successiva diventano 25, ndr), Alain Pedretti, che non c’è perché è in Francia, ma è già al lavoro, della parte sportiva”.
Enea Benedetto si presenta in vestito grigio, chiede anche se deve parlare francese, ma in sala stampa servono parole chiare, in italiano e il nuovo presidente ha una discreta abilità nel girare attorno alle questioni. Di budget non parla, insiste su una esposizione debitoria della società, “che siamo già impegnati ad abbassare e poi a ripianare“. A quanto ammonti non lo dice, è interessato a ribadire che è “la prima volta di Italia e Francia insieme”, insiste su “copatronage”, sulla “finanza innovativa che finalmente si fa strada nel calcio” e sui tre tentativi precedenti falliti dà spiegazioni molto vaghe, “il Torino non era in vendita, per la Salernitana Lotito ha scelto un interlocutore tradizionale e per il Novara chiedete al sindaco” (e Canelli racconta di ‘bozze’ di garanzie bancarie, non confermate dagli istituti).
Neppure sulle percentuali è chiaro, “in parte lui, in parte io”. Benedetto garantisce che per l’iscrizione “siamo già avanti”.
E per il management? “Tutti confermati, ci sono professionisti eccellenti, che sto imparando a conoscere. Valuteremo se affiancare altri uomini nostri“.
Con allenatore e ds “parleremo la prossima settimana”. Il 3 luglio fissato uno “stage di selezione per i giocatori che comporranno la rosa”. Con lo staff di Pedretti, “che ha portato il Cannes dalla D alle Coppe. Vogliamo dare una dimensione internazionale all’Alessandria”.