Valenza, Fantozzi e il biometano la sera del derby
A un certo punto, qualcuno (per forza) chiederà: "Chi ha fatto palo?" (e prenderà 92 minuti di applausi)
Votato documento che piace al Comitato. Scaramucce, minacce e sospensione fiume
VALENZA – Facciamo che sia finita con un pareggio, dopo i tempi supplementari e che per l’esito definitivo si debba ancora attendere, ad esempio quando il documento votato all’unanimità dal Comune di Valenza andrà sottoposto alla Conferenza dei servizi.
Non c’è un Lautaro Martinez che risolve tutto, d’altronde Palazzo Pellizzari non è San Siro, anche se i tifosi non mancano. I fans del “no” al biometano, s’intende. Che, martedì sera, al termine del Consiglio comunale fiume, rincasano piuttosto soddisfatti: erano in una quarantina.
Per evitare che facciano troppo caos in quella che il presidente Angelo Spinelli ha ricordato più volte “essere una sede istituzionale”, arrivano pure i carabinieri. Qualche parola di troppo, minaccia di lanci di carta igienica e coriandoli, contestazioni verbali, ma poi finisce lì, con un arrivederci alla prossima.
Mentre si gioca la partita di Champions, Valenza discute dell’impianto di zona Fornace. Dopo mezzora di lavori, lo stop. Meglio riunire i capigruppo e trovare una sintesi. Ovvero: redigere un documento unitario che possa soddisfare tutte le forze politiche, superando in colpo solo gli atti di indirizzo presentati dal Pd e dal “Gruppo Deangelis” oltre a eventuali proposte che sarebbero probabilmente venute fuori in corso d’opera.
Dunque, due ore e mezza di fermo. Qualcuno ne approfitta e si gode (se è dell’Inter) quel che resta della partita, ma anche i commenti del post e pure la rassegna stampa. Si va per le lunghissime. Intanto perché sintetizzare un problema complesso non è impresa da poco; poi perché mettere d’accordo tutti, tra chi parla in politichese e chi bada al sodo, è un bell’esercizio di diplomazia. Infine perché bisogna trovare qualcuno di bella grafia, che copi in copia decente il lungo testo. Ci pensa Alessia Zaio, assessore alla Cultura e, da ieri, alla Scrittura.
Valenza, Fantozzi e il biometano la sera del derby
A un certo punto, qualcuno (per forza) chiederà: "Chi ha fatto palo?" (e prenderà 92 minuti di applausi)
E così, a mezzanotte e dintorni (le 0.20, per la precisione), si rifà l’appello, tutti sono presenti (più o meno assonnati) e Spinelli può leggere le sei pagine ben scritte dalle quali s’evince che il Consiglio è compatto nel dire no al biometano, per le tante ragioni già espresse dal Comitato (impatto ambientale, troppo traffico, troppa puzza, troppi dubbi…). E’ il documento (immaginiamo ribattuto a computer) che finirà in Conferenza dei servizi, alla quale si chiede la partecipazione di esponenti del Comitato stesso (ben felici di esserci).
Fine? Non proprio. Perché c’è chi, in casa Pd, (vista l’ora, è giustificato) confonde la dichiarazione di voto con la possibilità di prendere la parola e dire ciò che gli/le pare, mentre l’arbitro Spinelli fa l’ultimo sforzo per mettere d’accordo tutti. L’epilogo è la scaramuccia tra il sindaco Maurizio Oddone e il consigliere Pd, Salvatore Di Carmelo, del quale il primo cittadino ricorda imprese del passato (quando si incatenò) e recenti (quando il DiCa brandì la scarpa e la sbatté sul banco del Consiglio). Spinelli dice una cosa del tipo: “Speriamo non si sia sentito nella registrazione“. Forse non si è sentito. Peccato, anzi per fortuna.
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Alla prossima. Ps: la finale di Champions sarà il 10 giugno. Lo diciamo come pro memoria per eventuali convocazioni consiliari.