Novi Ligure: infortunio mortale, Antonio aveva 52 anni
L'incidente è avvenuto in un immobile di via Paolo da Novi. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e i tecnici…
Dopo la tragedia di Novi Ligure, l'intervento di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil
Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil intervengono in merito all’ennesimo incidente sul lavoro accaduto questa mattina a Novi Ligure: “E’ purtroppo solo l’ultimo di una lunga serie di infortuni gravi o mortali avvenuti nella nostra provincia”.
Secondo i tre sindacati, “la strage di lavoratori è una vera piaga nel nostro Paese. Parliamo di uomini e donne che perdono la vita per il lavoro che svolgono. Ormai da troppo tempo i continui allarmi lanciati dal sindacato sulla necessità di intervenire massicciamente sulla prevenzione e sui controlli per evitare queste tragedie, sono totalmente inascoltati, ora basta! Continuiamo solo ad assistere al ripetersi di dichiarazioni vuote, come quella del Ministro della Salute di qualche giorno fa per la Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro, in totale assenza di azioni concrete per tutelare efficacemente le lavoratrici e i lavoratori. Non è più ammissibile che nel nostro Paese, in Piemonte e nella provincia di Alessandria avvengano sistematicamente queste tragedie”.
Novi Ligure: infortunio mortale, Antonio aveva 52 anni
L'incidente è avvenuto in un immobile di via Paolo da Novi. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e i tecnici…
“Le istituzioni preposte – prosegue la nota – hanno il dovere e l’obbligo di intervenire e agire in modo coordinato, non possiamo più aspettare. Serve un azione efficace ed efficiente tra i vari organi dello stato dall’Ispettorato del Lavoro, Asl, Inail e tutti i soggetti coinvolti nella prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. In un Paese normale, non è concepibile che gli organici di ispettori e medici del lavoro destinati ad operare sulla prevenzione e sui controlli siano stati dimezzati negli ultimi dieci anni e non si riesca almeno a sostituire una parte di coloro che vanno in pensione. Ribadiamo ancora una volta la necessità di intervenire sulla prevenzione e formazione: servono interventi strutturali ampi per rendere obbligatoria e permanente non solo la formazione di base, ma anche quella legata all’aggiornamento nelle attività e ai processi produttivi in continuo mutamento. E’ urgente quindi agire con urgenza oltre che a livello nazionale, anche a livello regionale e provinciale. Ci attendiamo novità su questo fronte e auspichiamo che ci sia una vera svolta nel modo di concepire il lavoro e la difesa della salute e sicurezza di chi lavora”.